E’ morto il noto imprenditore ricoverato al ‘Niguarda’ in seguito all’incendio del suo appartamento in centro a Milano. Le sue condizioni da subito erano considerate molto gravi.
E’ morto nel pomeriggio di domenica 13 marzo Tomaso Bracco, il noto imprenditore ricoverato ormai da 48 ore al Niguarda in seguito all’incendio del suo appartamento in centro a Milano.
Le condizioni dell’ex gallerista da subito erano sembrate molto gravi e il personale medico aveva disposto l’immediato trasferimento al nosocomio lombardo per effettuare tutte le cure del caso e cercare di salvargli la vita. Ma il suo quadro clinico non è mai realmente migliorato e nel pomeriggio di domenica la notizia della scomparsa di uno degli imprenditori più conosciuti a Milano.
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Bracco, infatti, era il nipote della presidente e dell’amministratore delegato dell’omonimo gruppo farmaceutico oltre che essere membro del consiglio di indirizzo della Fondazione Bracco.
L’incendio è divampato nell’appartamento dell’ex gallerista, situato in via della Spiga a Milano, intorno alle 10 di venerdì 11 marzo 2022. Le fiamme, come riferito da TgCom24, in poco tempo si sono diffuse rapidamente a tutto il piano. Immediata la chiamata ai vigili del fuoco, intervenuti sul posto per circoscrivere il rogo e cercare di mettere in salvo le persone rimaste coinvolte in questa vicenda.
L’imprenditore è stato trovato dai pompieri e dal personale sanitario in arresto cardiaco nella sua stanza da letto. L’uomo, inoltre, presentava anche gravi ustioni e una intossicazione. Un quadro clinico che ha portato i medici ad autorizzare l’immediato trasferimento in ospedale per le cure, ma, come detto, le condizioni erano molto gravi che 48 ore dopo è stato comunicato il decesso.
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Con lui nell’appartamento c’erano il cuoco e la domestica. Entrambi sono riusciti a lasciare la casa in tempo e non hanno riportato particolari conseguenze. E’ stata aperta un’indagine da parte degli inquirenti per individuare le cause di questo incendio.