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ESCLUSIVA – “La mia Leopoli colpita dalle bombe. Siamo spacciati”

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Paolo Colantoni

Il racconto di una donna che vive nella città al confine con la Polonia, per la prima volta bombardata: “Non sappiamo dove andare”

Per la prima volta anche Leopoli è finita sotto attacco dei russi. La cittadina, al confine con la Polonia, era stata fino ad oggi risparmiata ed era diventata un centro per i profughi che intendevano lasciare il Paese. Le truppe russe hanno lanciato numerosi attacchi aerei su un campo di addestramento militare fuori dalla città ucraina di Leopoli, vicino al confine con la Polonia, ha detto domenica un funzionario locale. La Russia “ha lanciato un attacco aereo contro il Centro internazionale per il mantenimento della pace e la sicurezza”, a circa 40 chilometri a nordovest di Leopoli, ha specificato sulla sua pagina Facebook il capo dell’amministrazione regionale Maxim Kozitsky.

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Esplosioni a Leopoli – Ansa Foto –

“E’ tutto vero, per la prima volta siamo stati attaccati”, ha dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni Olga, una donna che vive in Ucraina e che ci regala la testimonianza diretta di ciò che sta accadendo a Leopoli. “Le sirene hanno iniziato a suonare ed è scoppiato il caos. Per le strade si vedevano migliaia di persone che provavano a fuggire. A Leopoli non c’è l’organizzazione che era stata studiata in altre città. Non esiste la metropolitana, non ci sono rifugi. Da ieri siamo in ansia. Preghiamo tanto, ma sembra che Dio si stia girando dall’altra parte”. La paura è tanta: “Siamo spacciati. Se proseguono gli attacchi non ce la faremo mai a resistere”. Nelle ultime ore è successo di tutto. “I vetri delle case tremavano, abbiamo cercato di capire come stavano i nostri amici e parenti, ma non è facile”.

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In Ucraina tante famiglie stanno cercando di lasciare il Paese. “Fino ad oggi io e la mia famiglia siamo rimasti qui, ma non so se continueremo. Ogni giorno mi svegli sperando che tutto quello che vediamo sia solo un brutto sogno, ma purtroppo non è così. Le mie figlie non vogliono lasciare i loro mariti che stanno combattendo. Ma io le supplico affinchè cambino idea. Putin non si fermerà mai purtroppo. Ormai è chiaro”

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Paolo Colantoni