La Roma pareggia allo scadere ancora su rigore mentre l’Atalanta non va oltre lo 0-0 col Genoa: la Lazio domani può scavalcare entrambe.
La Roma non cambia mai. Manca qualcosa a José Mourinho, sempre in difficoltà proprio nel momento in cui la sua squadra sembra aver cambiato passo. L’Udinese ha fatto la sua onesta e generosa gara. Ottimo primo tempo, varchi chiusi, marcatura stretta su Abraham e centrocampo dinamico. Un mix che ha fatto soffrire i giallorossi, mai capaci di pungere e soprattutto in difficoltà quando c’è da dare continuità a i risultati e ai successi.
C’è stato bisogno nuovamente di un calcio di rigore allo scadere per trovare la via del gol fra i fischi assordanti del pubblico di casa. Lo ha trasformato Pellegrini mantenendo viva una corsa per l’Europa League che ora si fa combattuta.
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L’Udinese infatti ha fatto meglio dei giallorossi. Ha concluso più volte dalle parti di Rui Patricio, subito pochissimo, inaridito le fonti di gioco avversarie e sperato in una vittoria di corto muso che non è arrivata. Per Mourinho il sogno Champions è svanito, per l’Atalanta, impegnata con il Genoa, quasi.
Mezzo passo falso anche per l’Atalanta. La Dea conferma i limiti delle ultime giornate, soprattutto in un reparto offensivo che in Europa brilla e in Serie A fatica. Come sempre Gasperini ha mantenuto il possesso palla, ma Blessin mostra nuovamente di essere un tecnico in grado di leggere le partite, e ha il merito di aver dato un’anima ai liguri. Arriva un altro pareggio, il settimo, utile se non altro a dare speranze ad una squadra compatta, ma ora per forza costretta a vincere per allontanare lo spettro della Serie B.
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Le big nel pomeriggio di Serie A non convincono, mentre Sarri avrà guardato i match con un sorriso sornione. La sua Lazio domani ha l’occasione per scavalcare Roma e Atalanta e centrare il quinto posto. Vietato sbagliare, mentre per la Dea il sogno Champions sembra ormai lontano. La Juve scappa, mentre in chiave Europa League la corsa si fa sempre più vivace.