Benzinai e automobilisti, viaggio nella crisi: “Così è impossibile continuare”

Notizie.com ha interpellato automobilisti e responsabili delle pompe di benzina: “Viviamo una situazione drammatica”

Aumenti sconsiderati, che hanno portato disagi e preoccupazione nelle famiglie italiane. Dall’inizio del conflitto in Ucraina, il prezzo della benzina è salito a dismisura. Un colpo difficile da assorbire per la popolazione italiana. La redazione di Notizie.com ha cercato di dare voce alle lamentele dei cittadini, che in ogni parte dello stivale, hanno lamentato costi esagerati.

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“Devo dire che sono molti gli automobilisti che si stanno lamentando – esordisce un responsabile di un distributore alle porte della capitale – ma purtroppo noi non possiamo farci nulla. I costi si sono alzati, ma anche noi abbiamo avuto rassicurazioni. Ci hanno detto che nel giro di un paio di giorni il prezzo si dovrebbe abbassare”. Qualcuno parla di scorte destinate a finire: “Non è vero – dichiara un’altro benzinaio – i costi si sono alzati anche per noi, ma non c’è nessun pericolo relativo alle scorte. Anzi, resto convinto che le cose miglioreranno”. Nella capitale abbiamo sentito Nunzio, storico benzinaio, senza peli sulla lingua: “E’ una vera truffa a danno degli italiani. Al Governo sono tutti figli di…. – dichiara – la benzina non calerà più, se non di poche unità, a meno che non vengano tolte le accise e le tasse. Come si comportano gli automobilisti? E che possono fare? Come possono lavorare senza macchine? A quelli che se la prendono con noi, soprattutto le donne, rispondo che devono andare a lamentarsi a Montecitorio, non da noi”. 

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E gli automobilisti, che ne pensano?Sono arrivata al punto che, prima di prendere la macchina ci penso non una, ma due o tre volte. Forse è la volta buona che rimarrò più in forma”, ci dice sorridendo una ragazza, che però poi torna subito seria: “Prima mettevo dieci euro e per i miei viaggi bastavano. Oggi sono costretta a metterne almeno il doppio. E la scorta finisce subito”. “E’ diventata una cosa improponibileci dice un automobilista che al self service di un distributore, ha atteso qualche secondo di troppo prima di scegliere quanto inserire nel distributore automatico -. Prima con venti euro riuscivo a coprire almeno tre o quattro giorni. Ora a metà del secondo sono costretto a fermarmi continuamente. Se qualcuno non interviene la situazione diventa grave”.

Dalla capitale scendiamo a Napoli: “Sono molto preoccupato – ci dice un ragazzo – perchè la benzina è aumentata immediatamente, ma non sappiamo quanto ci metterà a tornare come prima. Io prima prendevo la macchina molto più spesso. Ora mi hanno costretto a diminuire drasticamente al minimo indispensabile”. Aumenti che hanno portato a cambiare le proprie abitudini: “Ho rinunciato alla gita fuori porta e ad altre cose: ora la macchina la uso prevalentemente per andare al lavoro”. Anche in Calabria la situazione è delicata. Ad un automatico si ferma un uomo intento a fare rifornimento al suo scooter: “Vorrei parlare con tutti quelli che ci dicono di lasciare macchine e moto e andare a piedi o in bicicletta. Chissà dove lavorano. Come ho risolto il problema? Semplice, non l’ho risolto. Pago solo di più”.

Interviste a cura di: Paolo Colantoni, Daniele Magliocchetti, Francesco Spagnolo, Cristiano Ciardiello

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