Il dirigente dell’Associazione lancia l’allarme ma anche le soluzioni: “Il caro energia e la pandemia hanno messo in ginocchio, bisogna agire subito”
E’ scattato l’allarme per gli impianti sportivi romani. Palestre, piscine, campi sportivi, ma anche palestre scolastiche e centri giovanili: gli impianti sportivi comunali gestiti da privati in concessione sono in crisi profonda. Un vero e proprio collasso. Problemi strutturali, morosità che vanno avanti da anni. Il tutto amplificato dalla pandemia, che ha quasi paralizzato le attività per due anni, e dalla crisi energetica, che ha moltiplicato le bollette, ma anche i debiti delle società che gestiscono gli impianti. “Bisogna fare alla svelta, cercare di trovare le giuste soluzioni per dare una mano a tutte le persone che hanno lavorato e dato la possibilità a tante persone di fare attività sportive. Il Covid e il caro bollette ha messo in ginocchio tante, troppe persone, anche chi ha la concessione per far fare sport“. A parlare in questo modo è Alessandro Cochi, dirigente di Asi (Associazioni Sportive e Sociali Italiane).
Secondo Alessandro Cochi bisogna correre ai ripari in modo urgente e le soluzioni per risolvere la situazione almeno a in breve tempo ci sono, eccome. A Notizie.com, il dirigente Asi spiega la sua posizione, cercando di stimolare il Comune, proprietario di 165 di questi impianti che sono in grave difficoltà. “Innanzitutto si deve allungare la concessione agli impianti sportivi comunali pubblici – il suggerimento di Alessandro Cochi -, avere più concessioni per più anni, si può fare tramite una delibera comunale. Il Comune può e deve fare tutto quello che può fare, ma subito. C’è gente che non può aspettare, impianti che sono chiusi o che a breve chiuderanno, ed è un peccato per le tante persone, adulti e bambini, che fanno attività“.
Per Alessandro Cochi, nonostante le Istituzioni si stiano muovendo, non bisogna perdere tempo: “Dopo due anni di pandemia e durante il caro bollette, molta gente ha paura, si è fatta la palestra a casa e difficilmente è agevolata nell’andate a fare sport. Il Comune deve fare la sua parte, abbiamo incontrato l’Assessore Onorato, ha capito il problema, ma bisogna agire subito. Ci sono concessioni che non hanno più tempo. Ma è anche un problema legato alla situazione degli impianti. Metterei gli uffici comunali, impianti per impianti, ce ne sono scaduti con revoche, poi troverei il modo di facilitare l’accesso alle banche, magari con il credito sportivo ultima banca pubblica legate al mondo dello sport“.
Cochi non si dà pace, sa che il problema è serio e cerca di stimolare le istituzioni sul da farsi iin tempi celeri: “Le scadenze sono imminenti, chi ha la scadenza più vicina non ha la possibilità di andare in banca. Per questo, il Comune da oggi in poi, deve fare in modo di trovare le soluzioni e una di queste è delibera, magari allungando le concessioni. Noi come Asi chiediamo questo per tutti, non facciamo figli e figliastri. Con l’Assessore Onorato abbiamo avuto buoni riscontri, è anche vero che ci sono state tante manchevolezze da precedente gestione grillina. Una delle cose che si dovrebbe fare è la revisione del regolamento impianti sportivi comunali, secondo noi quella attuale è troppo stringente da quando fu riformata nel 2018. Faccio un esempio: chi aveva la concessione di un impianto, investiva e col comune c’era la possibilità, arrivata la scadenza, di allungare la stessa concessione. Il nuovo regolamento non lo permette e non si spende più sull’impianto. E questo è un vero peccato. Da sistemare e rivedere anche molto palestre scolastiche, i centri sportivi municipali. Insomma, le cose da fare ci sono, basta volerlo“