Il politico era stato assolto già in primo grado “per non aver commesso il fatto” nel luglio 2019
Assolti Massimo Garavaglia “per non aver commesso il fatto”. Questa mattina, la Corte d’appello di Milano ha confermato l’assoluzione per il ministro del Turismo ed esponente della Lega Garavaglia, assolto dall’accusa di turbativa d’asta su una gara per il servizio di trasporto di persone dializzate del 2014, quando era assessore lombardo all’Economia.
Anche tutti gli altri imputati sono stati assolti. Tra questi, l’ex vicepresidente della Regione Lombardia, Mario Mantovani, che era stato condannato in primo grado a oltre 5 anni e che era stato arrestato nel 2015 per corruzione, concussione e turbativa d’asta.
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Trova così conferma, per Garavaglia, il verdetto di primo grado “per non aver commesso il fatto”, arrivando nel luglio 2019. Il ministro del turismo era stato prosciolto dall’accusa di turbativa d’asta su una gara per il servizio di trasporto di persone dializzate del 2014, quando era assessore lombardo all’Economia. Per l’ex vicepresidente della Regione Lombardia Mario Mantovani, accusato di concussione, corruzione e turbativa d’asta e per il quale, il Pm aveva chiesto in primo grado 7 anni anni e 6 mesi ma per lui era arrivata una sentenza di condanna a 5 anni e sei mesi. Oggi, anche per Mantovani è arrivata l’assoluzione.
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Secondo l’accusa, Garavaglia avrebbe dato specifiche disposizioni e l’input iniziale per vanificare gli esiti del bando di una gara da 11 milioni di euro, indetta nel 2014 in forma aggregata da tre Asl, per il servizio di trasporto di persone dializzate. Da lui, insomma, sarebbe partito il comportamento illecito di Giorgio Scivoletto, che si attivò per “boicottare” la gara a cui non aveva potuto partecipare la Croce Azzurra Ticina Onlus, che aveva deciso di non presentare offerte per aggiudicarsi quella gara a causa di tariffe per i servizi troppo basse. La non partecipazione di Croce azzurra, di conseguenza, avrebbe agevolato gli altri partecipanti alla gara. Garavaglia, nel corso della sua difesa, ha dichiarato di non essere mai intervenuto di persona e di aver solo segnalato una problematica.