Ucraina, i carri armati russi intrappolati nel fango: cos’è la rasputica

In alcuni periodi dell’anno, viaggiare su strade non asfaltate o attraverso il paese diventa difficile, a causa di condizioni fangose 

C’è una variabile importante nel conflitto russo ucraino: il clima. E anche dal clima dipende la presenza di ingente fango nei campi che blocca decine e decine di mezzi militari russi, rimasti bloccati e impantanati nel fango dei campi. Secondo gli esperti militari internazionali, però, sarebbe l’ennesima dimostrazione di disattenzione da parte dei generali di Mosca che non avrebbero tenuto conto, nell’organizzare l’invasione, della problematica derivante dal clima invernale.

 

Kiev è ormai stretta da tre armate che avanzano da Sud, da Est e da Nord, ma a rovinare i piani potrebbe esserci la rasputica. Rasputitsa è un termine russo utilizzato per identificare due stagioni dell’anno, la primavera e l’autunno, quando viaggiare su strade non asfaltate o attraverso il paese diventa difficile, a causa di condizioni fangose dovute alla pioggia o alla neve che si scioglie. “Rasputitsa” si riferisce anche alle condizioni stradali durante entrambi i periodi, che possono diventare completamente impraticabili e difficili da attraversare.

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Il termine è applicato alle condizioni stradali fangose in Bielorussia, Russia e Ucraina, causate dallo scarso drenaggio dei terreni argillosi sottostanti presenti nella regione. Le stagioni di Rasputitsa in Russia sono un grande vantaggio difensivo in tempo di guerra, ma non danno vantaggio, invece, a chi attacca. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina del 2022, alcuni analisti hanno identificato le sfide logistiche della stagione del fango come un probabile ostacolo a qualsiasi invasione su larga scala in primavera. E infatti, quando la Russia ha attraversato il confine, molte delle sue unità mobili si sono trovate bloccate nei campi e limitate alle strade principali, bloccando l’avanzata verso Kiev.

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I soldati di Putin, infatti, sono spesso costretti ad abbandonare i mezzi, a causa dell’impercorribilità delle strade. In primavera, il disgelo unito a forti piogge, può destabilizzare il terreno fino a diversi centimetri di profondità, rendendo difficile condurre una guerra motorizzata. Per adesso, però, non c’è alcune segnale di disgelo. Per le prossime due settimane, sono previste temperature sotto lo zero di giorno e di notte.

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