Pochi giorni fa è scappata dalla guerra nella sua Ucraina ed è arrivata in Italia alla ricerca della pace, anche se il pensiero non può che andare lì. Nel frattempo, però, l’arbitra Kateryna Monzul è pronta a fare il suo esordio nel campionato di Serie A
Ventesimo giorno di guerra in Ucraina. Si continua a combattere nel paese orientale. Tantissime persone stanno morendo: soldati e soprattutto civili che tentano di scappare dal proprio paese. Si prova in tutti i modi, anche a costo di perdere la propria vita. C’è chi ce l’ha fatta, come le 2,2 milioni di persone (secondo gli ultimi dati dell’Onu) che hanno lasciato la propria patria per cercare rifugio in altre nazioni.
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In molti sono arrivati nel nostro paese che li ha accolti a braccia aperte. Tra queste spunta anche una famosa arbitra di calcio che è scappata in Italia. Chi segue il calcio probabilmente la conosce. Stiamo parlando di Kateryna Monzul. Anche per quest’ultima la sua vita, nel giro di pochissime settimane, è completamente cambiata.
Ha dovuto lasciare le sue cose, la sua casa e soprattutto il suo paese con la speranza di ritornarci presto quando tutto (speriamo) sarà finito. Nel frattempo continua ad allenarsi. Cerca di distrarsi, ma come riportato in precedenza la testa non può non essere all’Ucraina dove il suo popolo sta combattendo e soffrendo contro l’invasione nemica.
Serie A femminile, Monzul arbitrerà Inter-Sampdoria
Per la Monzul, però, arriva una bellissima ed inattesa notizia. L’arbitra ucraina è pronta a dirigere, per la prima volta, una partita di Serie A del campionato femminile. Si tratta di Inter-Sampdoria, match che si disputerà domenica 20 marzo alle ore 14:30. Nativa di Karkiv, 40 anni, dal 2011 è internazionale. Il suo palmares è molto importante: nel 2014 ha diretto la finale della Champions League femminile tra Tyreso e Wolfsburg, mentre l’anno dopo ha arbitrato la finale dei Mondiali femminili tra Stati Uniti e Giappone.
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Considerata una delle migliori nel suo paese, tra pochi giorni farò il suo esordio nel torneo di Serie A femminile. Ad annunciarlo ci ha pensato il presidente della Figc, Gabriele Gravina: “La famiglia del calcio europeo ha un cuore grande e quello italiano è in prima fila nell’aiutare la popolazione ucraina“. La sua attività arbitrale potrà continuare nel nostro paese.
