Il quotidiano la ‘Stampa’ ha intervistato il presidente del Milan, Paolo Scaroni. E’ intervenuto su vari argomenti che interessano molto da vicino il nostro paese, come l’aumento della benzina e non solo
Paolo Scaroni non ha alcun tipo di dubbio: non serve assolutamente mettere un tetto al prezzo del gas. Quello che serve in questi casi è il carbone ed il nucleare. L’ex amministratore delegato di ‘Eni‘ e ‘Enel‘ ci ha tenuto a ribadire che della Russia non se ne può fare assolutamente a meno. Le cose potrebbero cambiare se non si sacrificassero consumi ed imprese.
“La svolta green non può prescindere dall’atomo“. Ha risposto anche ad alcune domande riguardo l’aumento clamoroso della benzina e del diesel dove tantissimi cittadini italiani si stanno lamentando. Sono arrivate le proteste ed anche le denunce da parte del ministro della Transazione Ecologica, Roberto Cingolani.
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In merito alle sue parole, però, Scaroni ha annunciato: “Credo si riferisca alla benzina, intendendo che l’aumento del petrolio non giustificherebbe più di 2 euro al litro. Non so se sia così, il ministro sicuramente parla a ragion veduta. Sul gas il meccanismo è molto più trasparente, ma si paga dazio alla speculazione finanziaria“.
Per il 75enne non serve un tetto ai prezzi del gas visto che per lui i prezzi scenderanno da soli. “Le forniture ci sono e la primavera è in arrivo”. Una possibilità che Mosca possa chiudere i rubinetti all’Italia? “Per la Russia sono entrate oggi più che mai irrinunciabili. Poi certo possiamo discutere dell’opportunità politica di finanziare la guerra, ma questo è un altro tema.
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Sul piano dei rapporti commerciali, a breve l’Europa non ha alternative a meno di rinunce molto pesanti”. Per tagliare ogni tipo di rapporto lavorativo con la Russia non possono bastare 1 o 2 anni, ma almeno 3. “Nei primi mesi si possono dimezzare le importazioni, acquistando di più altrove e spingendo sul carbone“.