Velletri, iniziato il processo con vittima la piccola Lavinia: ricordiamo che la bambina, quasi quattro anni fa, venne investita nel parcheggio dell’asilo. Da quel giorno in poi vive in coma vegetativo
Dobbiamo tornare indietro di qualche anno, precisamente il 7 agosto del 2018 quando la piccola Lavinia è stata investita da una Bmw guidata da Chiara Colonnelli. Lavinia (nome della bambina) da quel momento in poi vive in stato vegetativo. I suoi genitori Massimo Montebove e Lara Liotta stanno aspettando giustizia da quel giorno.
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All’epoca la piccola aveva solamente 16 mesi e quel giorno si trovava nel parcheggio dell’asilo ‘La fattoria di mamma cocca‘ in via del Marco Finlandese, a Velletri. Era stata lasciata (inspiegabilmente) da sola insieme ad un’altra bambina. Mentre stava gattonando, però, l’auto la investe. Da quel giorno in poi (non potrebbe essere altrimenti) la vita di suo padre e di sua madre è completamente cambiata.
Non si arrende neanche il loro avvocato, Cristina Spagnolo, che ha chiesto sia all’asilo nido che alla maestra gli estremi della compagnia assicurativa, ma su questo non c’è stato alcun tipo di risposta.
Non è finita qui visto che nella prima udienza è stato proposto un risarcimento di un euro. Sì, avete letto proprio bene. Ovviamente offerta respinta al mittente. Nella giornata di ieri c’è stata la prima udienza che ha visto la maestra, Francesca Rocca, imputata per abbandono di minore (rischia fino a sei anni di carcere).
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Lo stesso Montebove, come ha riportato alla ‘Repubblica’, quel giorno ricevette una telefonata (mentre era nel suo ufficio) dove sentiva la maestra urlare e dire che stavano trasportando sua figlia all’ospedale ‘Velletri’. Ovviamente il padre ha chiesto spiegazioni: come è stato possibile tutto questo?
La maestra ha risposto che, mentre stava mettendo i bambini in fila per rientrare all’asilo, era stata distratta dalle urla di un bimbo che si era incastrato con il piede. Oggi è il compleanno di Lavinia. Avrebbe dovuto festeggiarlo insieme ai suoi amici e cugini e non in quelle condizioni. Nel frattempo il giudice ha già calendarizzato la prossima udienza. Una buona notizia per il padre.