Lo stato di emergenza termina il 31 marzo, ma la rapida risalita dei contagi non fa ben sperare
“Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese. Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo”. Così, Mario Draghi, annunciava qualche settimana fa le prossime mosse di Palazzo Chigi sulla gestione della pandemia in Italia.
Ma le condizioni potrebbero essere ora cambiate. Infatti, sono 85.288 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore ( 15 marzo) secondo i dati del ministero della Salute. In netto aumento rispetto a lunedì, quando erano stati 28.900. Le vittime sono invece 180 rispetto alle 129 del giorno prima. 587.015 i tamponi molecolari e antigenici, rispetto a 204.877. Il tasso di positività è al 14,5%, in leggero aumento rispetto al 14,1%. 502 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 16 in meno nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 51. I ricoverati nei reparti ordinari sono 8.473, ovvero 5 in più.
Leggi anche: Ucraina: commissario straordinario per gestire l’accoglienza in Italia?
Non c’è al momento nessuna conferma su una proroga eventuale dello Stato di Emergenza ma non è escluso che, di fronte ad un andamento in salita, le cose potrebbero cambiare. Per ora, la risalita dei contagi non dovrebbe rallentare la road map delle riaperture. Se tutto dovesse rimanere invariato, dal 1° aprile sarà quindi possibile mangiare all’aperto in bar e ristoranti senza dover esibire il super Green pass né il green pass base. Nei locali al chiuso, invece, il green pass dovrebbe restare vigore invece in versione “base” (basta il tampone negativo) fino a fine aprile. Via dal primo aprile il super Green pass sui mezzi di trasporto pubblico, ma sarà necessario invece il certificato verde base, ossia un tampone negativo. Le capienze degli stadi dovrebbero tornare al 100% e quelle dei palazzetti salire dal 60% al 75%.
Dal 1°maggio, invece, addio al green pass base anche al chiuso in ristoranti, bar, cinema teatri e sale da concerto. Il certificato base dovrebbe restare ancora per un po’ solo sui mezzi di trasporto, negli ospedali, nelle Rsa e nei luoghi di lavoro. Dal primo maggio gli over 50 potrebbero tornare a lavoro anche se sprovvisti di super Green pass. Ultima tappa il 15 giugno, quando scade l’obbligo vaccinale per gli over 50 e potrebbe scattare anche l’addio alle mascherine al chiuso.