Guerra in Ucraina, scatta il coprifuoco a Kiev: terrore nella capitale dove continuano gli attacchi da parte dei russi. Nel cuore della notte hanno bombardato, dal Mar Nero, la costa di Odessa
Ventunesimo giorno di guerra in Ucraina. Purtroppo sembra diventata una abitudine, con la speranza che tutto questo possa finire quanto prima. Si continua a sparare per le strade e a bombardare nelle grandi città. Suonano le sirene a Leopoli. Soprattutto a Kiev. Proprio nella capitale, nelle ultime ore, è scattato il coprifuoco che durerà ben 36 ore che è partito alle ore 20 locali (alle 19 italiane). Nella giornata di ieri ci sono stati tantissimi attacchi.
LEGGI ANCHE >>>DIRETTA Guerra Ucraina, navi russe bombardano Odessa
Chi può cerca di nascondersi e di tenersi ancora in vita per non morire. I soldati (tra questi anche i civili chiamati alle armi) pronti a colpire il nemico qualora fosse necessario. Nella giornata di oggi, a meno di clamorosi colpi di scena, è previsto un nuovo “corridoio umanitario” per consentire alla popolazione di scappare via da Mariupol.
Proprio quest’ultima città è stata nominata spesso negli ultimi giorni, poiché i russi hanno bombardato un ospedale dove sono morte decine di persone (tra questi anche un bambino). Ieri 2mila automobili hanno lasciato la città, ma gli stessi russi non hanno consentito l’arrivo di aiuti umanitari.
Ucraina, coprifuoco a Kiev: fino a giovedì mattina
Un coprifuoco che durerà, come riportato in precedenza, 36 ore e che si concluderà nella mattinata di giovedì. Nessuno deve uscire dalle proprie abitazioni o farsi vedere per strada, visto che sarà considerato un nemico. Secondo quanto riportano alcuni media locali ed anche il Dipartimento della difesa statunitense, i russi si stanno avvicinando sempre di più a Kiev e stanno restringendo appunto il cerchio.
LEGGI ANCHE >>>Ucraina, Odessa nel mirino dei russi: bombardata la costa
Non cessano i bombardamenti. Nella giornata di oggi sono previsti altri negoziati tra le delegazioni dell’Ucraina e della Russia. Il funzionario della delegazione ucraina, Mykhailo Podoliak, ha fatto sapere che c’è “margine per una trattativa”.
