Putin nel discorso in tv prova a motivare la brutale invasione: nel suo discorso svela il “disegno” di Kiev e i timori di Mosca.
Un discorso alla nazione che arriva proprio nel momento in cui molti russi iniziano a riflettere sulle posizioni del Cremlino.
Fra manifestazioni, messaggi di dissenso al brutale attacco e sostegno alla popolazione colpita dalle iniziative belliche ordinate dal Cremlino, i russi iniziano a domandarsi quale sia il senso di una guerra che la nazione rischia di pagare a caro prezzo. E a lungo.
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Putin ha voluto motivare la decisione di invadere l’Ucraina in un discorso pubblico alla nazione. In diretta televisiva ha svelato i timori per la Russia, alimentando le tensioni e svelando che a Kiev era in piedi un piano per ottenere mezzi e colpire direttamente Mosca.
Non è dato sapere quale sia la verità, ma di sicuro Putin ha cercato approvazione da parte del proprio popolo, alimentando la paura di un attacco da parte dell’Ucraina. Mentre nelle città i soldati e i civili provano a difendere il proprio territorio, dal Cremlino arrivano messaggi su un piano messo in piedi da Kiev prima del conflitto.
“Nel prossimo futuro il regime filonazista di Kiev avrebbe potuto mettere le mani su armi di distruzione di massa – ha dichiarato Putin nel discorso in tv – e l’obiettivo sarebbe stato sicuramente la Russia”.
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Con queste parole Putin ha provato a motivare l’invasione e quel punto fermo ribadito più volte nei negoziati. Dietro il termine “denazificare” l’Ucraina ci sarebbero i timori del Cremlino su armi che dall’America sarebbero arrivare a Kiev. Accuse infondate al momento, che per l’opinione pubblica sembrano un pretesto per alimentare il consenso in merito all’invasione oltre che giustificare in qualche modo un conflitto brutale che sconvolge l’Europa.