Svolta decisiva per quanto riguarda il parametro relativo ad attivi e passivi dei club: oltre a permettere le operazioni di calciomercato, a partire dal campionato 2022/2023 diventerà decisivo per l’iscrizione
Nel corso del consiglio federale che si è tenuto questa mattina a Roma è stato affrontato un tema molto delicato per tutte le squadre della Serie A, quello relativo all’indice di liquidità. Ciò che emerso dal confronto è l’introduzione di una novità sostanziale, ossia che tale parametro diventerà una discriminante decisiva ai fini dell’iscrizione delle società ai campionati sportivi.
Questo è quanto stato stabilito dalla Figc, ma per quel che riguarda i criteri relativi a percentuali e coefficienti dell’indice di liquidità, questi saranno decisi nel prossimo consiglio. Si tratta di una svolta importantissima con la quale dovranno fare i conti tutti i club, visto che fino a questo momento tale indicatore serviva esclusivamente per limitare le operazioni sul calciomercato in entrata delle società meno virtuose.
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Cosa è l’indice di liquidità

L’indice di liquidità viene calcolato in base al rapporto tra attivi e passivi a breve delle società, sbloccabile solo in due modi: attraverso la cessione di calciatori oppure con una iniezione di capitale da parte degli azionisti. Per quanto riguarda l’ultima sessione di calciomercato, i club potevano muoversi con operazioni in entrata solo se con un indice di 0,6 (cioè gli attivi dovevano coprire il 60% delle spese). Se per ipotesi venissero confermati questi parametri anche per l’iscrizione al campionato (ma si parla di passare tra lo 0,7 e lo 0,6), le squadre che in questo momento non sarebbero all’interno dei limiti e che avrebbero in generale dei problemi in prospettiva sono almeno 6 su 20.