Il quotidiano ‘Messaggero’ ha intervistato il generale Leonardo Tricarico. Proprio quest’ultimo si è lamentato del fatto che i nostri militari italiani non sono stati addestrati a dovere. In merito a questo ci ha tenuto a spiegare anche il motivo
Per il generale non ci sono dubbi: i militari devono essere addestrati per le guerre, non per controllare le strade. Lo ha ribadito, ancora una volta, il generale Leonardo Tricarico. Questa volta rilasciando una intervista ai microfoni del quotidiano il ‘Messaggero‘. Lui che di conflitti ne ha visti e ne ha vissuti anche tanti.
Come quelle dell’ex Jugoslavia e del Kosovo. E’ stato un pilota di caccia dove ha totalizzato quasi 3mila ore di volo. Negli ultimi giorni è stata emanata una circolare che “dimostra che si è finalmente presa coscienza di un problema“.
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Nel corso di questi ultimi anni, a partire dal 1993, è stato fatto molto poco. I soldati, sia donne che uomini, sono stati utilizzati per controllare le strade e non per essere addestrati nel caso di una guerra. “Bisogna avviare un complessivo ripensamento sull’impiego dei militari in Italia. Devono essere i primi a scendere in campo nel caso di una emergenza“.
Ci tiene a ribadire che il nostro è uno dei migliori eserciti della Nato e del mondo. “Abbiamo partecipato a missioni internazionali. I cittadini possono essere fiduciosi sulla risposta del nostro apparato di difesa“. Per quanto riguarda i mezzi a disposizione conosce solamente gli assetti dell’Aeronautica militare, ma è convinto che anche Esercito e Marina militare siano alla pari.
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Un complimento esteso sia ai soldati americani che a quelli italiani, in particolar modo i piloti: “Possono affrontare qualsiasi tipo di situazione“. L’età media è troppo alta: un problema per lo stesso Tricarico. Ed è per questo motivo che è alla ricerca di una soluzione: “Gli arruolamenti non sono l’unica strategia da seguire, prima di tutto bisogna cambiare i ruoli“.