Il taglio delle accise riuscirebbe solo parzialmente a contrastare gli aumenti record delle ultime settimane.
Il prezzo dei carburanti ha superato da giorni i due euro al litro per benzina e diesel, con rincari fino al 60% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Nei prossimi giorni, per far fronte ai rincari, dovrebbero arrivare dei tagli, così come annunciato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani. “C’è un problema di un incremento dei costi del Brent e un problema del costo del gas e dell’energia che serve nelle raffinerie che impatta sul costo finale”, ha spiegato Cingolani intervenendo al Senato sul caro benzina.
Per contenere questi prezzi e l’impatto sui consumatori finali, si sta valutando l’ipotesi di praticare un’accisa mobile. “Siccome c’è stato maggior gettito Iva questo potrebbe essere utilizzato per ridurre le accise e ottenere una riduzione del prezzo alla pompa, ma sappiamo che operare sui carburanti è molto complesso”, ha aggiunto Cingolani. In altre parole, il Governo intende limitare la corsa al rialzo dei prezzi di benzina e diesel attraverso la riduzione delle accise. Infatti, l’aumento dei prezzi ha imposto un aumento della base imponibile. Da qui, maggiori introiti che permettono di poter ridurre le accise, arrivando, così, ad abbassare il costo del carburante senza perdere le entrate.
Leggi anche: Buon compleanno Italia: oggi il Paese compie 161 anni
Il decreto che taglierà i prezzi di benzina e gasolio sarà varato venerdì 18 marzo dal Consiglio dei Ministri. Il meccanismo illustrato da Cingolani e richiesto a gran voce dalle associazioni di categoria, dovrebbe portare ad un alleggerimento del costo del carburante per tre mesi di circa 20 centesimi. Il meccanismo dell’accisa mobile, introdotto nella legge finanziaria del 2008, prevede che in ogni trimestre si proceda con le rivalutazioni dell’ accisa per compensare le variazioni dell’Iva, dovute all’andamento dei prezzi del mercato.
Leggi anche: Guerra Ucraina, in Bulgaria compare un murale durissimo su Putin -FOTO
Il taglio delle accise riuscirebbe solo parzialmente a contrastare gli aumenti record delle ultime settimane. Secondo le stime di Facile.it, il risparmio medio per un automobilista italiano se il Governo ridurrà effettivamente il peso delle accise di 15 centesimi di euro a litro, sarà di 11 euro al mese. L’intervento infatti porterebbe i prezzi alla pompa a circa 2 euro al litro nella modalità self. Con i prezzi calmierati, in un mese un automobilista spenderebbe circa 36 euro in più (+30%) rispetto allo scorso anno se benzina; 44 euro in più (+42%) se si tratta di diesel.