ESCLUSIVA – Pistocchi: “Juve eliminata? Vergogna italiana. E Allegri…”

Il giornalista e opinionista televisivo ha commentato il crollo dei bianconeri contro il Villarreal in Champions League: “Se la squadra più importante gioca un calcio così povero, come possono migliorare le altre?”.

Risultato pesantissimo, eliminazione inaspettata. La Juventus esce con le ossa rotte dal doppio confronto con il Villarreal. Dopo aver esultato per il sorteggio dell’urna, gli ottavi di finale di Champions League si sono trasformati in un incubo per la squadra di Allegri. All’andata un pareggio che sembrava potesse mettere in discesa il discorso qualificazione. Poi il crollo che non ti aspetti: 0-3 all’Allianz Stadium e sogno infranto nel giro di dieci minuti.

Maurizio Pistocchi
Il commento di Maurizio Pistocchi dopo l’eliminazione della Juventus in Champions League (Instagram)

Per analizzare quanto successo ieri sera, la redazione di Notizie.com ha contattato in esclusiva Maurizio Pistocchi. Un quadro molto cupo quello dipinto dal giornalista e commentatore tv. “Quello che è successo ieri sera è argomento di discussione ovunque. Ci si chiede: com’è potuto succedere? La Juve spende per i suoi tesserati 300 milioni di euro, mentre il Villarreal paga gli stipendi meno di un terzo rispetto a quelli dei bianconeri. E a questo punto mi stupiscono anche le parole di Allegri. Lui è sempre stato il primo ad avere il risultato come unico indice di merito: ore che perdi non te la puoi prendere con chi critica…“, spiega Pistocchi.

“In Italia gestione inadeguata e insufficiente”

L’eliminazione della Juventus, secondo Pistocchi, è lo specchio della situazione del calcio in Italia. “Se la squadra più importante gioca un calcio così povero, come possono migliorare le altre?“, si chiede il giornalista di Cesena. “È come se il primo della classe iniziasse a copiare. A quel punto tutti gli altri alunni sarebbero giustificati se smettessero di studiare e iniziassero a copiare anche loro“.

Credo che quella italiana sia una situazione disastrosa sotto tutti gli aspetti. Non solo dei risultati: è la logica conseguenza di una gestione complessiva del calcio che si è rivelata inadeguata e insufficiente. Un po’ di anni fa, Arrigo Sacchi, uno che vuole bene al calcio, consigliava di fare una rivoluzione come hanno fatto in Germania, con le creazione delle Academy per dare un impulso al nostro calcio. Il suo appello però è caduto nel vuoto“.

“La gestione dei grandi club è vergognosa. Il titolo della Juve, da ieri a oggi, è crollato di 7 punti. E stiamo parlando di una società che da quando viene gestita da Andrea Agnelli in dieci anni ha fatto aumenti di capitale da un miliardo di euro. In questo lasso temporale ha perso un miliardo di capitalizzazione. L’inter ha un bilancio disastroso, paga 50 milioni di interessi sulla copertura del debito, tante società sono in difficoltà. Il Milan è stato salvato da un fondo solido. A oggi tre club del nostro campionato non riuscirebbero a iscriversi alla prossima Serie A. Gli impianti sono obsoleti, non si riesce a ristrutturarli. E dubito che se ne potranno fare di nuovi vista la crisi economica nella quale versa il nostro Paese”.

Tutti questi errori sono stati mitigati dalla vittoria degli Europei. Senza capire che si tratta di un episodio singolo, che non necessita di una programmazione. Il ct li vede pochi giorni all’anno e quello che fa è da consigliarsi il miracolo. Poi guardo il campionato e a parte Napoli, Sassuolo e Lazio nessuno esprime un buon calcio. Qualche volta la Fiorentina, ma ad altissimi livelli si vedono più i singoli del collettivo. Nei top club non c’è un’idea di calcio“.

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