Grant Shapps, ministro dei Trasporti del Paese, ha parlato durante un’audizione in Parlamento: sono stati fermati perché si sospetta possano appartenere a oligarchi legati a Vladimir Putin. Negato anche l’approdo nei porti britannici a 10 navi.
Stavano tentenno di lasciare la Gran Bretagna e sono stati bloccati. Le autorità britanniche, secondo quanto riferito da Grant Shapps, ministro dei Trasporti del Paese, avrebbero fermato alcuni yacht di lusso. Si sospetta possano appartenere a oligarchi russi.
Non solo: sempre Shapps ha fatto sapere che sono stati sequestrati anche “jet privati che si ritiene appartengano o siano collegati alla cricca di Putin”. A 10 navi collegabili alla Russia, inoltre, è stato negato l’approdo nei porti britannici. Le dichiarazioni sono state rilasciate nel corso di un’audizione in Parlamento. Il conflitto in Ucraina continua a mettere a rischio il patrimonio degli oligarchi russi. Anche in Francia, come sottolineato dal ministro degli Esteri Bruno Le Marie, sono stati presi di mira i beni dei funzionari e degli imprenditori legati a Putin.
Putin aveva spostato il suo yacht due settimane prima dell’invasione
Shapps, tornando nel Regno Unito, aveva già da qualche settimana annunciato di essere pronto a non fornire l’accesso alle navi battenti bandiera russa o anche soltanto a imbarcazioni registrate, controllate, gestite o noleggiate da russi. Il fuggi-fuggi dall’Occidente è già scattato. “Graceful”, lo yacht personale di 80 metri di lunghezza di Putin, è stato spostato da Amburgo a Kaliningrad, enclave russa che si trova tra la Polonia e i paesi baltici. Un “viaggio” avvenuto due settimane prima dell’invasione dell’Ucraina. Soprattutto una mossa preventiva ha messo al sicuro una parte del patrimonio dalle possibili sanzioni successive alle decisioni belliche.