Con il dl Riaperture l’Italia fa un ulteriore passo verso il ritorno alla normalità. Andiamo a vedere nei dettagli cosa prevede il decreto approvato in Consiglio dei ministri.
Il 17 marzo 2022 sarà ricordato come il giorno del ritorno alla quasi normalità dell’Italia. Dopo due anni di restrizioni e di colori, il Governo ha deciso di voltare completamente pagina e consentire agli italiani di iniziare un percorso che dovrebbe portarli in tempi brevi ad una vita molto simile al 2019.
Il dl Riaperture consente al nostro Paese di fare quel passo in più in avanti a distanza di oltre due anni dal primo lockdown. Si tratta di una misura fortemente voluta dal premier Draghi per dare un chiaro segnale di ottimismo in vista di una stagione che potrebbe segnare la ripartenza definitiva di alcuni settori.
Naturalmente il presidente del Consiglio in conferenza stampa ha confermato che il sistema in futuro potrà cambiare sia in modo più restrittivo che espansivo. Tutto dipenderà dall’andamento della curva nel nostro Paese.
Cosa prevede il dl Riaperture
Il dl Riaperture è diviso in due parti. La prima, che entrerà in vigore dal 1° aprile, prevede il definitivo addio allo stato di emergenza e al sistema a colori. Dal prossimo mese, inoltre, ci sono delle novità importanti per quanto riguarda il mondo del lavoro. Le persone sopra i 50 anni, infatti, non dovranno più essere in possesso del Super Green Pass, ma basta semplicemente il tampone per andare a lavorare. La sospensione, invece, resta per il personale sanitario, lavoratori delle strutture ospedaliere e Rsa. Per queste categorie l’obbligo del vaccino è stato prolungato al 31 dicembre.
L’altra novità che riguarda il mese di aprile è l’addio alla quarantena di contatto per tutti e il Super Green Pass per i locali all’aperto.
La seconda parte di questo decreto entrerà in vigore dal 1° maggio. Con questa data l’Italia dirà addio anche al Super Green Pass al chiuso e si dovrebbe consentire alle persone di andare a lavorare senza la certificazione verde.
Resta il dubbio delle mascherine. L’impianto attuale è stato prorogato fino al 30 aprile. Vedremo se ci sarà una conferma oppure verrà tolto l’obbligo dei dispositivi di protezione al chiuso.