ESCLUSIVA – Messori: “Default Russia? Mai, perché li finanziamo noi col gas”

L’illustre economista e professore della Luiss non è ottimista: “Andiamo verso una nuova guerra fredda e non sarà una cosa buona per le nuove generazioni”

La Russia fallirà  e non sarà in grado di pagare il suo debito oppure no, come è successo nel pagamento dei 117 milioni a JP Morgan in dollari. Per Marcello Messori, noto economista molto vicino al presidente Mattarella e professore della Luiss, non sembra essere questo lo scenario. Il motivo è semplice e lo spiega a Notizie.com: “Fino a quando continueranno le importazioni di gas e petrolio per i principali paesi europei, la Russia avrà un incasso consistente in valuta internazionale, dollaro o euro che sia. L’occidente ha bloccato  una quota rilevante delle riserve della Banca Centrale Russa, ma grosso modo il ricavo annuale di queste importazioni copre una parte molto consistente della parte di riserve congelate in occidente, così la Russia continuerà a incassare moneta internazionale. E non ci saranno problemi, a meno che non ci sia un blocco totale, ma io non credo ci sarà mai”.

L'economista
L’economista Marcello Messori (foto Ansa)

Sul pagamento della Russia alla prima scadenza, Messori non ha dubbi: “E’ una spiegazione lineare, ci sono scadenze di cedole cioè interessi e restituzioni di debito che si succederanno nel tempo, il fatto di avere pagato interessi oggi avrebbero avuto tempo entro metà aprile per farlo, c’è una regola internazionale che dura un mese. E’ difficile fare previsioni, ma al default non ci credo”.

“Se pensiamo che appena finirà la guerra, sperando che finirà, potremmo tornare a fare come prima, faremo un errore grave”

L'economista
L’economista Marcello Messori con il presidente Mattarella e il ministro Franceschini (foto Ansa)

Per l’economista ci sono altri problemi o meglio potrebbero esserci: “Se la Russia intenderà fare fronte a obblighi contrattuali che ha assunto in passato, prima dell’invasione ucraina davanti a un blocco totale, sarà complicato, ma lo ripeto per me il blocco totale non ci sarà, sono scettico perché il blocco non è e non sarà mai totale, anche se poi è possibile trovare dei modi alternativi per fare questi trasferimenti, ma a quel punto nemmeno noi potremmo far fronte all’obbligo contrattuale dei sistemi energetici e non potremmo trasferire euro o dollaro. Insomma, un cane che si morde la coda. Noi siamo fortemente dipendenti dai russi poco meno della metà del gas proviene da loro pensare che noi riusciamo in breve termine a  sostituire il gas che è più difficile del petrolio, siamo degli illusi. Forse abbiamo commesso un errore di geopolitica accentuando la nostra dipendenza, ma pensare che noi riusciamo a sostituire il gas in pochi mesi mi sembra illusorio. Un percorso che dobbiamo compiere ma spendere molto in infrastrutture, è complicato senza dimenticare che c’è la transizione verde, ma anche questo è una cosa che non riusciremo a realizzare in un anno, l’orizzonte è 2050“.

Si finisce con una riflessione sul futuro, vista la situazione non proprio rosea: “Se sono fiducioso? E’ una domanda difficile, questa guerra ci porterà a una guerra fredda per un periodo molto lungo, senza dimenticare che sarebbe un gravissimo errore, una volta raggiunta la pace, pensare che sia tutto risolto e che tutto torni come prima. Ecco, sarebbe un errore, un indicatore drammatico, penso che dobbiamo attrezzarci a un mondo diverso rispetto a quello che pensavamo e soprattutto a quello che conoscevamo. Non sarà bello per le future generazioni

Gestione cookie