Il ministro Guerini in un’intervista al ‘Corriere della Sera’ spiega la circolare inviata dallo SME (Stato maggiore dell’Esercito) ai militari italiani: “Sono rimasto sorpreso dalle polemiche”.
Continua a far discutere la circolare dello SME inviata ai militari italiani nella quale si chiedeva di iniziare l’addestramento al combattimento. Un documento che, nonostante le smentite immediate dello Stato maggiore e del ministro Guerini, per molti rappresenta l’intenzione del nostro Paese di entrare in guerra contro la Russia.
A smentire nuovamente questa ipotesi è stato il ministro della Difesa in un’intervista al Corriere della Sera: “Sono sorpreso della sorpresa. Si tratta di una attività ordinaria che riguarda il livello esercitativo e di prontezza, anche tenendo conto del contesto attuale e delle sue possibili evoluzioni, per le missioni cui sono chiamate le Forze Armate“.
Lo stesso Guerini nell’intervista conferma la posizione dell’Italia sulla richiesta dell’Ucraina della no-fly zone: “Non è la soluzione al problema perché in questo modo si allagherebbe il conflitto. Bisogna continuare con il percorso avviato: sanzioni alla Russia e armi all’Ucraina. L’obiettivo deve essere sempre quello di portare Putin al negoziato“.
In questa lunga intervista al Corriere della Sera il ministro Guerini ha parlato anche di un altro argomento molto delicato: l’aumento delle spese militari deciso dal Governo nei giorni scorsi.
“Le Forze Armate moderne ed efficienti sono garanzia di sicurezza e il contesto attuale lo richiede ancora di più – ha sottolineato il titolare della Difesa – fin dal mio insediamento l’adeguamento delle risorse è stata una delle priorità e in questi due anni sono stati fatti passi avanti importanti. I soldati sono chiamati a rispondere a missioni decisive e quindi è fondamentale che siano in grado di svolgerle nel miglior modo possibile. E che l’Italia possa contare su uno strumento militare capace di difenderla da tutte le forme di rischio. E proprio per questo la Camera ha deciso di incentivare il governo a raggiungere l’obiettivo il prima possibile.