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Cronaca

Paradisi fiscali e criptovalute: così gli oligarchi russi sfuggono alle sanzioni

Published by
Marco Ercole

Dalle Maldive agli Emirati Arabi, passando per l’enclave europea di Kaliningrad e il non utilizzo dei dollari. Ecco tutte le vie alternative per evitare di essere colpiti dalle restrizioni economiche a disposizione dei ricchi amici di Putin

Fatta la legge, trovato l’inganno. Funziona un po’ ovunque così. Una regola che vale anche per gli oligarchi russi, a quanto pare, visto che nonostante le restrizioni dalle quali sono stati colpiti duramente, hanno comunque a loro disposizione dei “piani di fuga alternativi” per gestire il loro patrimonio. Secondo quanto spiegato in uno studio del National Bureau of Economic Research, infatti, il 60% circa delle ricchezze delle famiglie agiate russe è nascosto fuori dalla loro nazione, dislocato piuttosto in paradisi fiscali che ancora oggi consentono loro di non avere problemi di alcun tipo.

Le Maldive sono uno dei paradisi fiscali per gli oligarchi russi (Ansa)

E quindi si parla di Emirati Arabi, oppure delle Maldive, o ancora di Kaliningrad, enclave fiscale russa nel cuore dell’Europa. Tutte zone dove le proprietà dei russi a quanto pare non vengono intaccate da alcuna restrizione.

Gli oligarchi russi e i paradisi fiscali

Da Dubai alle Maldive, ecco come i russi sfuggono alle restrizioni (Ansa)

Non sorprende dunque che a Dubai si sia registrato un aumento di appartamenti di lusso (delle “casette” da 15mila dollari al mese) presi da inquilini provenienti dalla Russia, con annessa una lunga serie di yatch ormeggiati a largo della meta turistica araba. Tra questi, tra l’altro, anche quello di Andrei Skoch, uomo d’affari nella black list degli Stati Uniti e impegnato nel settore dell’acciaio. Non è finita, sempre lì è anche atterrato un jet di proprietà di Arkady Rotenberg, storico amico di Vladimir Putin. Lo stesso discorso vale per le Maldive, visto che non hanno un trattato di estradizione per gli Stati Uniti, così anche nell’arcipelago situato nell’Oceano Indiano si sono moltiplicati gli yatch. Dal momento che per gli oligarchi russi è vietato pagare in dollari, poi, questi stanno ricorrendo sempre più all’utilizzo di criptovalute in modo tale continuare a sfuggire alle sanzioni che li hanno colpiti. Insomma, tutto il mondo è paese. E una volta imparata la legge, stanno crescendo sempre di più le vie alternative per aggirarla.

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Marco Ercole