Nell’ultimo periodo (quasi) tutti ci siamo posti la stessa identica domanda: per quale motivo aumenta la benzina?
Nelle ultime settimane, proprio dal giorno in cui è iniziato il conflitto in Ucraina, nel nostro paese si è verificato un aumento importante del prezzo della benzina e del diesel. Un qualcosa che, inevitabilmente, ha fatto infuriare i cittadini che comunque non possono fare a meno di prendere l’auto per recarsi al lavoro. In tanti, però, hanno deciso di affollare le metro ed i pullman per risparmiare sul costo settimanale del gasolio. Vi siete mai chiesti, però, per quale motivo la benzina continua ad aumentare? In merito a questa vicenda, però, bisogna partire con calma e spiegare il tutto nel minimo dettaglio.
Bisogna partire dall’aumento del prezzo del Brent (il petrolio estratto dal Mare del Nord che fa riferimento alla maggior parte dei prezzi mondiali) che, dall’inizio dell’anno, aumenta del 10% ogni mese. Quindi vi starete chiedendo, perché aumenta il Brent? La scora settimana l’OPEC+ (alleanza di 23 paesi mondiali dove figura anche la Russia, ma a comandare è l’Arabia Saudita) ha deciso di non aumentare la produzione del petrolio oltre i 400mila barili. Di conseguenza le richieste degli USA sono state prontamente respinte.
Il cambio euro-dollaro, in questo momento, vede in ribasso il primo. Con euro forte = petrolio costa meno. I prezzi della benzina e del diesel sono aumentati, rispettivamente, del 13 e del 21%. Quando un conducente va a fare benzina deve sapere tre importanti cose. Quali? Sta pagando il carburante netto, le accise di Stato e l’IVA. Anche se non è affatto un mistero visto che le paghiamo da sempre e non è assolutamente una novità. Il problema reale, però, deve essere cercato nella composizione del prezzo netto (composto da prezzo del prodotto del grezzo, costo della raffinazione, trasporto e guadagno del distributore). Il prezzo del greggio include per il 20-25% sul prezzo del finale. Il guadagno del distributore non arriva al 10%.
Raffinazione e trasporto (a carico delle compagnie petrolifere) hanno una incidenza del 66-72%. Cosa abbiamo voluto farvi capire? Il prezzo del greggio si fissa con il prezzo del Brent, il benzinaio fa semplicemente il suo lavoro e che le accise e IVA sono fisse. In tutto questo rimane la parte a carico delle compagnie petrolifere che sono i veri colpevoli di tutta questa vicenda visto che stanno speculando sul nostro portafoglio. Tutto questo è causato dalle perdite che le petrolifere hanno registrato durante la crisi sanitaria. A riportare il tutto è Gian Piero Travini.