Nel corso dell’udienza di questa mattina verranno ascoltati 12 testimoni dell’accusa, i Carabinieri, i vicini di casa e le tre ragazze ipoteticamente coinvolte
Oggi, a Bolzano, in Corte d’Assise, la seconda udienza del processo a Benno Neumair, il ragazzo accusato dell’omicidio dei suoi genitori – Peter Neumair e Laura Perselli – avvenuto nel pomeriggio del 4 gennaio 2021 in seguito ad una lite. Oggi verranno ascoltati 12 testimoni dell’accusa ( in tutto sono 50); poi i Carabinieri, i vicini di casa e le tre ragazze ipoteticamente coinvolte: Martina, Jasmine e Daniela. Grande attesa per l’arrivo di Benno in Aula.
La prima avrebbe dormito con lui la notte del delitto; la seconda sarebbe stata con lui mentre puliva casa; la terza ragazza, invece, avrebbe dormito con il ragazzo prima dell’arresto. Altri 28 testimoni saranno convocati dagli avvocati della parte civile. Pertanto saranno un centinaio le persone chiamate a testimoniare nel processo, iniziato lo scorso 4 marzo. Benno, difeso dagli avvocati Flavio Moccia ed Angelo Polo, rischia l’ergastolo per il duplice delitto che lui stesso ha già confessato di avere commesso.
Secondo la perizia psichiatrica svolta in fase di indagine, Benno sarebbe stato seminfermo di mente nell’atto di uccidere il padre, con cui avrebbe avuto un litigio. Per Benno, la difesa punta sull’impunibilità e disturbo narcisistico e antisociale della personalità. Secondo la stessa perizia invece Benno sarebbe stato pienamente capace di intendere e di volere durante l’omicidio della madre, in quanto il secondo delitto sarebbe stato compiuto per eliminare una testimone. I consulenti delle parti civili, costituite dalla sorella di Benno, Madè, e dagli zii, sostengono invece che il giovane sia stato nel pieno delle proprie facoltà mentali anche in relazione all’uccisione del padre.
A sostenere la tesi delle parti civili ci sono gli atti dell’indagine, che non contengono alcun riscontro oggettivo sul litigio fra Peter e il figlio, circostanza raccontata dal solo Benno.