La donna era arrivata a Roma insieme ai suoi due figli, di 10 e di 11 anni, dopo essere scappata dall’Ucraina
Un viaggio di trenta ore, a bordo di un pullman che, dall’Ucraina, la riportava in Italia. Peccato che il viaggio si sia concluso nel peggiore dei modi. La donna ucraina è morta, a causa di un malore, appena arrivata a Roma, a piazzale XII Ottobre. 46 anni, la donna era appena scesa dal bus insieme ai suoi figli di 10 e 11 anni.
Natalia Kretova – questo il nome della donna – era salita sul pullman per l’Italia al confine con la Polonia, insieme ad altri profughi provenienti dall’Ucraina. Un lungo viaggio, durato circa 30 ore, cominciato dalla città di Čerkasy, dove ha lasciato il marito costretto alle armi. Appena arrivata, si è accasciata a terra, all’improvviso, dopo la discesa dal pullman. Secondo le prime ricostruzioni, la donna avrebbe lamentato dolori al torace.
Inutili le manovre di rianimazione di alcuni poliziotti che hanno soccorso la donna, deceduta davanti gli occhi dei suoi figli. Sul posto è arrivata anche un’ambulanza, ma tutti i tentativi si sono rivelati inutili. Probabilmente, la donna ha avuto un infarto, ma le cause del decesso sono da accertare. I piccoli, che hanno visto la loro madre morire davanti agli occhi, sono sotto choc.
Nei bagagli della 45enne sono stati ritrovati alcuni farmaci che la donna usava per curare l’ipertensione di cui soffriva. I suoi due bambini sono stati accompagnati ad Albano in una struttura di accoglienza, in attesa di contattare il padre. A quanto si apprende, non hanno parenti o conoscenti in Italia. Sembra che, durante il viaggio – informa Roma Today – la madre dei piccoli abbia stretto conoscenza con una suora, che stava facendo la spola con il confine per portare aiuti umanitari. La donna si era offerta di aiutarli, e ospitare lei e la sua famiglia in un ricovero di proprietà della Chiesa.