Il sacerdote ha postato sul proprio profilo social la foto della cifra con tanto di iban: 2.744,98 euro! “Dateci una mano, altrimenti non ce la facciamo”, le sue parole in un’intervista.
Il caro-bollette colpisce tutti, anche una piccola parrocchia in provincia di Venezia. Siamo a Torre di Fine ad Eraclea, il parroco don Mirco Pasini non ha avuto esitazioni e ha deciso di postare sul proprio profilo Facebook la bordata arrivata in formato cartaceo: 2.745 euro (più spicci) il conto da pagare. Più che triplicato, come ha affermato il sacerdote al “Corriere del Veneto”, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
“La stessa bolletta di questi tempi era compresa tra i 400 e i 700 euro. Nei mesi scorsi siamo arrivati a 1.800, ora addirittura tocchiamo quasi i 3mila. Non ce la fa mica, una parrocchia piccola come la mia…”. Don Mirco Pasini ha pubblicato la foto della bolletta sui social per chiedere un aiuto indicando anche il codice Iban. Ecco il messaggio: “Oltre a tutti i pensieri, anche questi… Se hai qualche soldino in più, ti ringrazio. Allego Iban (quello della parrocchia ndr)”.
Il conto da pagare si riferisce al riscaldamento dei locali di chiesa, canonica e patronato. Don Mirco si è proposto come portabandiera delle piccole parrocchie di periferia, stanno soffocando per l’aumento delle spese. Ad Eraclea, come se non bastasse, ci sono le recenti spese per il restauro del campanile a peggiorare le condizioni: i lavori in questione sono costati 24mila euro, di cui 10mila sembra dovessero essere a carico del Comune (ma mai arrivati). Domenica scorsa, per sfruttare in modo propositivo la Festa del Papà, è stata organizzata una cena in parrocchia per raccogliere qualche offerta. “Mi è arrivata la chiamata dei carabinieri – conclude don Mirco – perché non avevo chiesto il permesso. Mi hanno rimproverato”. La cena, stando alle parole del sacerdote, è avvenuta con Green Pass e distanziamento.