Si impalla Google Maps: caos globale, traffico in tilt per colpa dell’app

L’applicazione non funziona neanche nella sua versione web, cioè raggiungibile da desktop: l’azienda non ha ancora fornito informazioni sulle problematiche, negli Stati Uniti e in tanti altri Paesi si vedono già le conseguenze per le strade. 

Stavolta, per non beccare il traffico, forse sarà meglio affidarsi alle sensazioni o alla totale casualità. Inutile aprire l’app e decidere prima di partire l’itinerario da fare. Anzi, in un caso del genere potrebbe pure essere controproducente.

Google Maps
Google Maps down: l’app è andata in tilt, non funziona nemmeno la versione web raggiungibile da desktop: negli Stati Uniti è stato riscontrato il traffico in tilt in diverse zone

Il motivo? Google Maps è andata in tilt. Quasi come il traffico e le persone che sono solite consultare l’app prima di intraprendere qualsiasi tipo di viaggio, lungo oppure semplicemente il solito tratto di strada casa-lavoro. Il down avrebbe colpito l’applicazione di navigazione in tutto il mondo, non solo negli States. I problemi, secondo Down Detector, starebbero interessando infatti gli utenti a livello globale.

Traffico
In tutto il mondo ormai c’è la consuetudine di consultare le app di navigazione per evitare il traffico: il down di Google Maps avrebbe già comportato negli Stati Uniti diversi disagi per le strade (Ansa Foto)

Si attendono ancora delle spiegazioni su quanto stia succedendo da parte dell’azienda. Non solo l’app, i problemi sono stati riscontrati anche tramite il sito web, cioè raggiungibile da desktop. Le segnalazioni sono arrivate da tantissimi Paesi, non soltanto dagli Stati Uniti. Le conseguenze, secondo quanto riportato dall’altra parte dell’Oceano, sarebbero già state riscontrate in America in diverse zone. Il traffico, da quando sono diventate evidenti le problematiche, sarebbe già notevolmente aumentato rispetto alle situazioni “standard”. E forse, per una volta, sarà più comodo (e conveniente) utilizzare l’intuito rispetto alla tecnologia. Meglio andare a naso che ad app, insomma…

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