“L’endometriosi non è una malattia di genere, ma una malattia sociale che riguarda tutti”. Lo ha detto il presidente della Fondazione Italiana Endometriosi.
“L’endometriosi coinvolge la vita delle famiglie, le relazioni personali. Ha pesanti ripercussioni sull’attività lavorativa di milioni di donne, al dolore e ai sintomi fisici si sommano difficoltà psicologiche che impattano fortemente sulla qualità della vita”. Dichiarazione rilasciate durante la terza convention annuale della Fie: “È vero che è stata da tempo riconosciuta, ma oggi l’endometriosi viene ancora molto sottovalutata. Questo perché manca una corretta informazione che dia una mano a comprenderne il reale impatto sociale”.
“Cosa chiediamo?”, ha proseguito Pietro Giulio Signorile. “Una maggiore attenzione da parte delle istituzioni, insieme a maggiori tutele lavorative, nuovi modelli di assistenza, più sostegno alla ricerca per individuare la cura e così abbattere i tempi per la diagnosi”.Il presidente della FIE ha confermato la collaborazione con EndoFrance ed altre associazioni: “È una grande alleanza europea per sensibilizzare, informare, continuare con le nostre attività di ricerca e dare sostegno alle donne che ne soffrono”. L’endometriosi è data dalla presenza di endometrio, ovvero una mucosa che di norma riveste soltanto la cavità uterina, all’esterno dell’utero. Può riguardare la donna già alla prima mestruazione e accompagnarla fino alla menopausa.
Signorile: “Serve un messaggio concreto come la Francia”
In Italia, stando agli studi, il 10-15% delle donne in età riproduttiva ne sono affette, così come il 30-50% delle donne infertili. Le diagnosi conclamate sono almeno 3 milioni. “In Francia, il presidente Macron si è schierato in prima linea contro l’endometriosi”, ha concluso Signorile. “Ci ha messo la faccia con una campagna di forte impatto che non lascia spazio ad ambiguità, un messaggio contro l’omertà che ancora circonda questa malattia. L’Italia non deve essere da meno, non può. Serve un messaggio che sia forte e concreto allo stesso modo”.