Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera si schiera col ministro della Difesa che è stato bacchettato dai russi
Fratelli d’Italia si schiera col ministro Guerini ma non dimentica le parole fuori luogo di Di Maio. A mettersi davanti e a difendere l’operato di uno dei funzionari del Governo è il capogruppo di Fratelli d’Italia Francesco Lollobrigida che spiega così le sue parole all’Ansa: “Vanno respinte al mittente le affermazioni fatte da chi è impegnato in un conflitto e usa toni alti, ma ritengo sbagliati alcuni atteggiamenti tenuti dal governo italiano, in particolare le dichiarazioni del ministro di Di Maio che sono una miccia che rischia di innescare un conflitto dialettico tra la diplomazia”.
Lollobrigida non dimentica le parole del Ministro degli Esteri di qualche settimana fa, quando apostrofò Putin in modo troppo violento e superficiale, visto che lo accostò a degli animali. Parole che hanno fatto il giro del mondo e che non sono piaciute alla diplomazia italiana. E il capogruppo di Fratelli d’Italia non ha voluto dimenticare, anche perché, prima o poi, la guerra terminerà e l’Italia, in qualche modo, visti i rapporti commerciali, oltre che politici, dovrà tornare a parlare con la Russia.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, commentando le presunte minacce russe all’Italia nel caso di ulteriori sanzioni a Mosca non si ferma. E alla domanda se l’attuale piano di sanzioni, dovrebbe essere rivisto, Lollobrigida ha risposto: “Io credo che ora bisogna usare tutti gli strumenti e metodi necessari all’obiettivo e cioè arrivare al dialogo e riporre fiducia nella diplomazia più che nelle armi” sottolineando che le sanzioni imposte dal governo italiano “rientrano in una strategia comune condivisa“.
Infine, ha espresso solidarietà, da parte di Fratelli d’Italia, al ministro della Difesa, Guerini citato dalle autorità russe come uno dei principali ‘falchi‘ della politica italiana: “E’ un ministro che sta facendo quello che il Parlamento ha deciso approvando una risoluzione. Per noi, a prescindere dalla maglietta che indossa, è un ministro e va tutelato e rispettato in quanto tale“