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Politica

Ucraina, Putin provoca la Nato con un “Megalodonte” nucleare in mare

Published by
Daniele Magliocchetti

Lo Zar russo mette in piena mostra un enorme mezzo da guerra nel bel mezzo del Mediterraneo e allerta tutti

Una scena d’altri tempi. Una di quelle mosse che potrebbe innescare tutto e creare un incidente. Un vero e proprio mostra che si sta aggirando da qualche giorno nel bel mezzo del Mediterraneo, sotto gli occhi della Nato. Si tratta di un sottomarino nucleare russo nel Mare Nostrum, per potenziare e, forse, provocare la Nato da parte di Putin. La notizia, priva di conferme ufficiali per il momento, è stata diffusa dal sito Covertshores, considerato un punto di riferimento sulle tematiche militari navali.

Il mostro in questione sarebbe un battello d’attacco classe Akula (ossia Squalo), un bestione lungo 110 metri e armato con missili cruise privi di testata atomica. l sottomarino nucleare si aggiunge ad una flotta poderosa che da oltre un mese pattuglia il Mediterraneo. La guidano due grandi incrociatori classe Slava, concepiti come “killer di portaerei” e dotati di missili d’ogni tipo. Assieme a loro ci sono due caccia, due fregate, una corvetta e due sottomarini convenzionali, i silenziosi Khilo. Tutte queste unità dispongono degli stessi missili cruise Kalibr che stanno venendo usati dalla Marina di Mosca per colpire l’Ucraina.

Un’intera flotta che si aggira vicino alla Grecia e alla Turchia

Il leader russi e cinesi hanno stretto un’alleanza (Ansa)

Una mossa a sorpresa che, nonostante non abbia conferme ufficiali (e chissà mai se le avrà) fa capire che lo schieramento di così tante navi da guerra nel Mediterraneo serve a Putin come deterrente nei confronti dell’Alleanza Atlantica. All’inizio dell’invasione, la flotta si è radunata davanti alla Siria, dove c’è la base di Tartous, protetta da batterie anti-aeree e squadriglie di cacciabombardieri. Poi la scorsa settimana ci sono stati i primi movimenti verso Cipro, per tenere d’occhio le portaerei della Nato impegnate in un’esercitazione.

Adesso, dopo una pausa, entrambi gli incrociatori avrebbero preso il largo diretti verso Occidente: il “Maresciallo Ustinov” sarebbe stato avvistato non lontano da Creta. Con loro potrebbero esserci una fregata e una corvetta. L’ipotesi è che vogliano proseguire il monitoraggio delle forze dell’Alleanza Atlantica, in particolare delle portaerei Truman statunitense e Charles De Gaulle francese, che mandano aerei da caccia in pattuglia sulle coste della Romania. Secondo diverse fonti, una nave spia russa si troverebbe nello Ionio proprio per una missione di intelligence nei confronti delle navi Nato. Movimenti e schieramenti che fanno venire più di qualche apprensione.

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Daniele Magliocchetti