Ucraina, annuncio Zelensky: vietate attività partiti politici filo-russi

Guerra in Ucraina, il presidente Volodymr Zelensky nelle ultime ore ha annunciato una grande novità per quanto riguarda le attività dei partiti politici filo-russi

Ucraina, annuncio di Zelensky
Volodomyr Zelensky (Ansa Foto)

In Ucraina è il venticinquesimo giorno di conflitto tra i soldati locali e quelli russi. Si continua ad attaccare e bombardare. La situazione si fa sempre più drammatica, il numero delle vittime sale vertiginosamente. Anche quello dei bambini dove (purtroppo) si è superata quota 100. Un verdetto che lascia tutti noi senza parole ed impotenti. Nel frattempo, nelle ultime ore, arrivano altre parole da parte del presidente del paese, Volodymyr Zelensky. Le ha annunciate tramite un video-messaggio.

Dal numero uno ucraino è arrivato il definitivo ok, ma è stato il Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa del paese a prendere per prima l’iniziativa. E’ stato deciso di vietare l’attività dei partiti politici filo-russi, mentre in Ucraina è attualmente in vigore la legge marziale. Queste sono alcune delle parole che ha riferito lo stesso Zelensky al suo popolo in merito a questa decisione: “Le attività di quei politici finalizzate alla divisione o alla collusione non avranno successo“. Non è finita qui visto che sono pronti a ricevere una “dura risposta” (come riporta il quotidiano ‘Ukrayinska Pravda‘).

Ucraina, Zelenskt mette bando a partiti filo-russi: quali sono i movimenti interessati?

Ucraina, annuncio di Zelensky
Volodomyr Zelensky (Ansa Foto)

I movimenti che fanno pare di questa “lista nera” sono: ‘Piattaforma di Opposizione – Per la vita‘ e ‘Blocco di opposizione‘. Questi due partiti politici sono entrambi rappresentati in Parlamento. Questi sono quelli tra i più importanti e conosciuti, ma in realtà di movimenti messi al bando ne sono undici. “Sono accomunati da  posizioni euroscettiche, antiliberali o filorusse“, questo è quello che riporta il sito ‘Dpa‘.

Lo stesso presidente Zelensky avrebbe riferito al ministero della Giustizia ucraino che ha il ‘via libera’ di attuare la decisione del consiglio di sicurezza.

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