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Cronaca

Ucraina, l’allarme di Ciardi: “Grave rischi per cybersecurity”

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Francesco Spagnolo

Lunga intervista per Nunzia Ciardi, vicedirettrice dell’Agenzia cibernetica italiana, a ‘La Repubblica’. L’esperta ha confermato dei rischi per la cybersecurity dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Lunga intervista sulle pagine di La Repubblica per Nunzia Ciardi. La vicedirettrice dell’Agenzia cibernetica italiana ha confermato le ipotesi dei giorni scorsi sui rischi per la cybersecurity dopo lo scoppio della guerra in Ucraina.

Nunzia Ciardi parla dei rischi della cybersecurity dopo lo scoppio della guerra in Ucraina © Ansa

C’è un innalzamento di una minaccia – ha confermato l’esperta – e l’allerta è altissima. In qualsiasi momento ci possono essere dei rischi imprevisti e per questo motivo le difese non devono restare sempre alte. Ma ora con le bombe ai confini dell’Europa, esiste una minaccia che non può non preoccupare“.

Ciardi sull’antivirus Kaspersky: “La questione è geopolitica”

Ciardi sullo stop all’antivirus russo Kasperski © Ansa

Nunzia Ciardi ha commentato anche la decisione dell’Italia di mettere fuori mercato l’antivirus russo Kasperky: “In questo caso si tratta più di un tema geopolitico che tecnico visto che il Paese che lo produce ha messo il nostro Paese nella lista delle nazioni ostili. E non possiamo assolutamente correre il rischio che una società entri sistematicamente nei computer delle nostre amministrazione“.

Da parte della numero due dell’Agenzia cibernetica del nostro Paese un consiglio anche alle società private: “Bisogna diversificare con altri prodotti per non rischiare. Ma questa vicenda deve spingerci a fare una riflessione: non possiamo assolutamente dipendere da altri Paesi su questo tema e serve investire nelle nostre aziende“.

Un appello che altri esperti hanno fatto in questi giorni per consentire al nostro Paese di non dipendere in futuro da altri Stati ed essere più indipendenti dal punto della cybersicurezza. Si tratta di un passaggio sicuramente importante e che potrebbe consentire all’Italia di fare quel cambio di passo che consentirebbe alle aziende di avere una maggiore autonomia.

Vedremo se il Governo deciderà di intraprendere la strada indicata da Nunzia Ciardi e altri esperti oppure non ci sarà questa novità e si proseguirà su una linea che, come abbiamo visto, rischia di creare diversi problemi al nostro Paese soprattutto in caso di un conflitto.

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