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ESCLUSIVA – Crisanti: “Occhio al Covid, con la guerra salta il sistema sanitario”

Published by
Daniele Magliocchetti

Il professore di microbiologia all’Università di Padova lancia un allarme: “Bisogna fare attenzione, Omicon 2 galloppa come una furia…”

Un allarme schietto. Un monito a chi pensa che tutto sia passato e quasi in cavalleria. A darlo è il professore Andrea Crisanti che insegna microbiologia all’Università di Padova. Non vuole certo creare terrore o altro, ma solo mettere in guardia, anche perché, a suo modo di dire e vedere le cose, la situazione è tutt’altra che tranquilla.  “Sarebbe ora che tolgono il green pass – ha ribadito il professore a Notizie.com -, ormai ha i giorni contati non possono tenerlo per molto tempo ancora, anche le mascherine. Le restrizioni non hanno più senso, o meglio per questa nuova variante ci vorrebbe un nuovo lockdown, ma è inutile perché questa variante corre,  ha un R0 che va da 12 a 15, un indice di trasmissibilità piuttosto alto, galloppa come una furia è questo il problema. Non si controlla un virus del genere

Il professor Andrea Crisanti  (Ansa)

E’ serio Crisanti, forse come non lo è mai stato: “La Variante Omicron 2 è problematica come se non peggio di Wuhan, Hong Kong è stata messa in ginocchio. La Quarta dose deve essere prioritaria per le persone sopra i 70 anni e per i fragili, tenendo presente che non si risolve il problema.  La vera sfida è far girare il virus proteggendo le persone fragili. Le soluzioni? La prima è consentire il lavoro agile da casa, c’è un esposizione minore, la seconda per chi non lavora, e dare la possibilità alle persone care di aiutare, è chiaro che sarebbe necessario dare dei voucher per tamponi molecolari, altrimenti non se ne esce più“.

“Il problema non sono i rifugiati dall’Ucraina, loro incidono poco, ma i 150/160 morti al giorno che alla fine dell’anno sono 60.000 e questo è inaccettabile”

Ipotesi vaccino aggiornato per contrastare Omicron © Ansa

Per il professor Andrea Crisanti, il risultato non è così diverso rispetto a quello che c’era qualche mese fa e lo spiega a Notizie.com: “Il risultato netto sono i 160 morti che ci sono ogni giorno che fanno 60.000 all’anno. E questa è una cosa inaccettabile per un paese civile. Dobbiamo stare attenti e difendere le persone fragili, il resto della popolazione è vaccinata e comunque è normale che il virus se lo prendi o addirittura se lo riprendi“. Per Crisanti il vero problema a cui bisogna porre attenzione è sugli effetti della guerra in Ucraina, ma non tanto per io rifugiati che “bisogna assolutamente aiutare e sostenere, ma anche fare entrare“, secondo il professore c’è un’altra cosa su cui è necessario fare dei controlli e non lasciarsi andare in balia degli eventi.

Una cosa che fanno i conflitti – ammonisce Crisantiè la distruzione del sistema sanitario. Questa è la prima cosa che salta, anche perché quando succede si fanno meno vaccinazioni, si fanno meno profilassi, c’è meno igiene, e questo accade in caso di catastrofi naturali ma anche con la guerra a pochi passi che crea criticità di sanità pubblica. I rifugiati in Italia non possono essere un problema. Mettiamo il caso che ci siano 100.000 rifugiati in un giorno e supponiamo che infetti sia il 10% sono 10.000 casi rispetti ai 90 mila nostri, quindi è niente. Certo il virus continua a girare, ma il contribuito è minimo, insomma, non è un grande problema, o meglio non è questo il problema. Lo so è strano ma è così, anche perché dal punto di vista della trasmissione non cambia nulla

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Daniele Magliocchetti