ESCLUSIVA – Derby, D’Amico: “Colpa di tutti! Calciatori in campo senza palle”.

L’ex campione d’Italia biancoceleste commenta la sconfitta di ieri contro la Roma: “Responsabilità collettiva, dalla società all’ultimo dei giocatori. Il gol all’inizio ha tagliato le gambe, provo a darmi questa spiegazione”.

“Quando si perde in questo modo è colpa di tutti”. Vincenzo D’Amico, contattato in esclusiva da notizie.com, commenta il derby amaro per la Lazio: “L’abbiamo perso tutti! Responsabilità della società, dell’allenatore e dei giocatori scesi in campo senza palle. La sconfitta è della Lazio intera”.

Vincenzo D'Amico Lazio
Vincenzo D’Amico ha parlato a notizie.com: “Quando si perde in questo modo è colpa di tutti” (Ansa Foto)

Il vantaggio della Roma, siglato in apertura di gara, ha condizionato il resto della stracittadina: “Il problema grosso è stato quel gol preso dopo circa 50 secondi. Il raddoppio, incassato sempre nel primo tempo, ha finito per massacrare la squadra dal punto di vista psicologico. La partita è finita lì, la Lazio non è riuscita a reagire. Senza quella rete iniziale chissà come sarebbe finita”.

Vincenzo D’Amico: “La rabbia dei tifosi è giusta, loro sono quelli che soffrono”

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Vincenzo D’Amico ha così commentato il derby: “Forse il gol all’inizio ha tagliato completamente le gambe alla squadra, provo a dare questa spiegazione” (Ansa Foto)

I tifosi biancocelesti si sono infuriati soprattutto per l’atteggiamento: “Alla squadra voglio dare solo l’attenuante di essere stata colpita subito, anche se il gol se l’è fatto quasi da sola. Cerco di dare una spiegazione, non so se sia la verità… Il secondo tempo è andato meglio, la Roma ha pensato di più a gestire il risultato. È rimasta arroccata e ripartiva in contropiede, la Lazio non ha trovato mai lo spazio per fare male. Da chi sono più deluso? Dopo certe partite me la prendo sempre più con i calciatori maggiormente dotati, quelli che ieri non si sono visti proprio”. Per D’Amico le critiche arrivate sono sacrosante: La rabbia dei tifosi è giustificata, sono quelli che hanno visto una prestazione che non doveva esistere. I tifosi sono gli unici che vincono sempre. I giocatori passano, vengono e vanno, così come i dirigenti e le società. Tra 3 mesi i calciatori neanche si ricorderanno di aver perso il derby in questo modo. I tifosi sono quelli che ci stanno più male”.

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