Il capo esecutivo Carrie Lam ha annunciato le misure questo lunedì dopo aver ricevuto importanti rassicurazioni da parte degli esperti: questi hanno affermato che la fase peggiore dell’ultima ondata dovrebbe essere passata. Ridotti pure i tempi relativi alla quarantena
Si riapre gradualmente al resto del mondo anche Hong Kong, che ha annunciato questo lunedì la revoca sul divieto di voli provenienti da nove paesi a partire dal 1° aprile. Questa è solo una delle restrizioni che comincia a essere allentata e che fa seguito alle rassicurazioni da parte degli esperti e funzionari del governo, i quali affermano che la fase peggiore dell’ondata relativa alla variante Omicron sia ormai alle spalle.
La leader di Hong Kong, Carrie Lam, ha dichiarato inoltre che i residenti vaccinati dovranno mettersi in quarantena solo per 7 giorni, a differenza dei 14 necessari per gli arrivi dall’estero. Nel Paese sono morte più di 5mila persone a causa del Covid e da gennaio sono stati registrati più di un milione di casi. Per questo l’isolamento per i viaggiatori intenzionati ad andare nella metà asiatica era stato (ed è ancora) uno dei più severi al mondo, scoraggiando molti dal tornare nel territorio cinese di 7,4 milioni di persone.
A seguito della diffusione della variante Omicron, poi, il governo aveva vietato i voli da Stati Uniti, Australia, Gran Bretagna, Canada, Francia, India, Nepal, Pakistan e Filippine, nel tentativo di mantenere il numero di contagi nel Paese vicino allo zero. Dal 1° aprile però i voli riprenderanno da quei nove Paesi, anche se inizialmente solo i residenti vaccinati potranno tornare. Altro cambiamento sostanziale nelle politiche interne è lo stop ai test di massa della popolazione: il capo esecutivo Carrie Lam ha infatti spiegato che non c’era più una “tabella di marcia” necessaria in tal senso, senza però escludere che si possa fare nuovamente ricorso a questa opzione in futuro.