Mafia, confiscati beni per cinque milioni di euro a clan Santapaola – Ercolano

Nel mirino della Guardia di finanza è finito il “responsabile operativo” del clan mafioso Santapaola-Ercolano

La Guardia di Finanza di Catania ha sequestrato beni per cinque milioni di euro ad un responsabile operativo del clan mafioso Santapaola-Ercolano, attualmente detenuto in regime di 41bis. L’operazione è stata portata a termine con il supporto dello Scico di Roma.

Al centro delle indagini della Procura ci sono quote societarie e beni aziendali di una fabbrica di prodotti in calcestruzzo, oltre ad un’autorimessa con garage nel centro di Catania. Per quanto riguarda la società – “Conti calcestruzzi” di Misterbianco – la Procura di Catania ha sottolineato in una nota che “le risultanze investigative hanno consentito di porre in luce la mafiosità dell’impresa, sotto un duplice profilo: frutto dell’attività illecita del destinatario della confisca e occasione di reimpiego dei proventi delle attività delittuose imposta sul mercato per le forniture di calcestruzzo a discapito di imprese concorrenti proprio in ragione del ruolo apicale nel contesto criminale catanese del suo socio occulto”.

L’uomo, Antonio Tomaselli, anni 56 anni, si trova attualmente detenuto al regime del 41 bis. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe gestito il clan Santapaola Ercolano dal 2016 al 2017, quando è stato arrestato nel blitz del Ros dei carabinieri. Tomaselli ha partecipato a summit di mafia e mediato tensioni con altri clan. Come informa Repubblica, sono stati i finanzieri del nucleo di polizia economico e finanziaria a notificare il provvedimento della sezione misure di prevenzione del tribunale di Catania su proposta della direzione distrettuale antimafia etnea.

Antonino Tomaselli è insomma ritenuto personaggio di rilievo del clan. Il tribunale di Catania, nell’ordinanza, ha sottolineato che la persona “è stata riconosciuta, con sentenza passata in giudicato, appartenente al clan Santapaola dal 2002 al 2004” ed è coinvolta in inchieste per “associazione a delinquere di tipo mafioso ed estorsione aggravata da metodo mafioso, per cui è stato anche destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere”.

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