L’episodio è avvenuto domenica notte in via Ottaviano di Montecelio, nel quartiere di Casal Monastero, una zona che purtroppo è già stata teatro in passato di situazioni di questo genere. Due ragazzi tunisini individuati come colpevoli grazie alla localizzazione dello smartphone
Lo hanno introdotto con la forza nella sua stessa automobile e lì hanno commesso la violenza. Due giovani tunisini, di 17 e 18 anni, secondo le prime ricostruzioni sarebbero i protagonisti della rapina e della violenza sessuale nei confronti di un ragazzo romano minorenne, di 17 anni, avvenute domenica notte in via Ottaviano di Montecelio, nel quartiere di Casal Monastero.
I due aggressori hanno prima picchiato la vittima e poi lo hanno introdotto con forza nella sua stessa minicar, dove – minacciandolo con un coltello – lo hanno obbligato a un rapporto orale nei loro confronti, dopo avergli rubato 200 euro in contanti e il suo smartphone. Successivamente si sono dati alla fuga e il ragazzo, totalmente sotto choc, è riuscito a chiamare i genitori e le forze dell’ordine, cui ha raccontato l’accaduto.
Immediata è partita la caccia all’uomo nei confronti degli aggressori, che sarebbero stati individuati solamente poche ore dopo grazie al sistema di localizzazione dello smartphone. Si tratterebbe appunto di due adolescenti tunisini, uno di 17 e uno di 18 anni, fermati dagli agenti dei commissariati Viminale e Sant’Ippolito in via dell’Amba Aradam, a San Giovanni. L’episodio è avvenuto proprio a ridosso di San Basilio, una zona che purtroppo non è nuova a situazioni di questo genere e che già in passato era stata scenario di violenze simili e soprattutto di furti e rapine da parte delle numerose baby gang che si aggirano sul territorio. Un qualcosa di analogo era accaduto tra l’altro a Milano qualche giorno fa (il 12 marzo per la precisione), quando un minorenne era stato derubato di 30 euro all’uscita dalla metropolitana e poi costretto ad atti sessuali dal rapinatore, anche in quel caso 17enne.