Simone Pillon ha confermato la sua assenza in Parlamento durante il collegamento con il presidente Zelensky. E’ lo stesso esponente leghista a spiegare il perché della sua assenza.
Il senatore leghista Simone Pillon non sarà in Aula durante il discorso del presidente ucraino Zelensky al Parlamento italiano. L’intervento del leader di Kiev è in programma martedì 22 marzo 2022 e il rappresentante di via Bellerio ai microfoni dell’Ansa ha confermato la sua assenza.
“Non sarò presente a Montecitorio – ha detto Pillon – perché sarò in missione a Londra in occasione della nascita della fondazione dedicata a Raqeeb prevista il giorno dopo“. Ma lo stesso senatore ha precisato in questo breve intervento la sua contrarietà a questo intervento: “In ogni caso sulla videoconferenza ho forti perplessità perché credo che dovremmo collocarci in una posizione adeguata per promuovere la pace. Vendere armi a una delle parti di questa guerra non porta al dialogo“.
“In questo momento – ha aggiunto Pillon – dovremmo promuovere la nostra capacità di dialogo perché siamo tra i pochi privilegiati che hanno contatti con entrambe le parti e la questione meriterebbe maggiore riflessione“.
Saranno diversi i parlamentari che non prenderanno parte a questo intervento. Come detto, il senatore Pillon ha comunicato la sua assenza, ma insieme a lui non ci saranno anche esponenti di MoVimento 5 Stelle ed ex pentastellati. Una posizione molto forte che rischia di vedere una Camera semivuota e, soprattutto, non si escludono delle proteste direttamente in Aula.
E aumentano le richieste di ascoltare anche la versione di Vladimir Putin da parte dei parlamentari italiani. Una maggioranza, quindi, divisa e che rischia di spaccarsi su questo intervento del presidente Zelensky.
Al momento si prevedono una decina di assenze, ma per avere dei numeri più certi bisognerà aspettare la giornata di martedì quando il presidente ucraino interverrà alla Camera e si avrà la certezza dei deputati presenti in Aula per il discorso del leader ucraino.