Il segretario di Ratzinger conferma la notizia. E Papa Francesco telefona al presidente dell’Ucraina Zelensky
Benedetto XVI si unirà a Francesco nell’atto di consacrazione al Cuore Immacolato di Maria della Russia e dell’Ucraina. La notizia è stata data in esclusiva mondiale dall’edizione tedesca dell’agenzia di stampa Catholic News Agency che ha interpellato a proposito l’arcivescovo Georg Gänswein, segretario particolare di Joseph Ratzinger. “Naturalmente”, ha risposto il prefetto della Casa Pontificia in una e-mail citata da CNA Deutsch, “Benedetto XVI risponderà alla richiesta di papa Francesco unendosi in preghiera riguardo alla consacrazione di Russia e Ucraina al Cuore Immacolato di Maria”. L’atto sarà celebrato dal Papa venerdì 25 marzo alle ore 17 nella Basilica di San Pietro e sarà compiuto contestualmente a Fatima dal cardinale polacco Konrad Krajewski, Elemosiniere di Sua Santità e inviato appositamente dal Pontefice. Francesco ha invitato tutti i vescovi del mondo ad unirsi all’atto di consacrazione, richiesto al Santo Padre dalla Conferenza episcopale dell’Ucraina.
Il piano religioso e spirituale non è il solo sul quale si sta muovendo il Papa nel conflitto in Ucraina. Oggi l’ambasciatore in pectore di Kiev presso la Santa Sede, Andrii Yurash, ha fatto sapere che il Pontefice ha chiamato oggi Vlodomyr Zelensky. La telefonata è stata confermata dallo stesso presidente ucraino nel corso del suo intervento al Parlamento italiano. “Oggi ho parlato con Sua Santità e lui ha detto parole molte importanti”, ha detto Zelensky ai deputati e senatori riuniti in seduta straordinaria. “Capisco che voi desiderate la pace, capisco che dovete difendervi, i militari difendono, le persone civili difendono la propria patria, ognuno la difende. E io ho risposto: il nostro popolo è diventato l’esercito”, ha aggiunto.