ESCLUSIVA – Vocalelli: “Lazio, stagione fallimentare. E il prossimo mercato…”

L’ex direttore del Corriere dello Sport analizza a notizie.com il momento della squadra biancoceleste, finita nettamente ko nell’ultimo derby: “Un anno buttato, il primo di Sarri. In estate servono calciatori forti, non solo adatti al gioco dell’allenatore”.

C’è la Roma che trionfa, dall’altra parte la Lazio che si lecca le ferite. Il derby della Capitale spacca in due gli umori della città soprattutto dopo un risultato così netto. Alessandro Vocalelli, ex direttore del Corriere dello Sport, ha parlato in esclusiva a notizie.com, con Enrico Camelio per analizzare il momento dei biancocelesti.

Maurizio Sarri
Vocalelli a notizie.com: “Il primo anno di Sarri alla Lazio è stato buttato” (Ansa Foto)

Si parte dal rapporto tra Sarri e la società, colpevole di non aver supportato troppo l’allenatore nella rivoluzione che doveva essere attuata una volta salutato Simone Inzaghi: “Sarri non è stato molto aiutato dalla dirigenza, non gli hanno dato gli strumenti per la semina. É stato un anno buttato”. Mancano 8 giornate alla fine del campionato, per Vocalelli si possono comunque tirare già le somme: “Questa della Lazio ormai è una stagione fallimentare anche se dovessero arrivare dei buoni risultati nelle ultime 8 giornate e quindi essere conquistato un posto in Europa League. Finora la squadra ha ondeggiato tra il sesto e l’ottavo posto, parliamo di un risultato deficitario. Non vanno dimenticati i percorsi nelle coppe. Con il Porto in Europa la Lazio è uscita al primo vero ostacolo, lo stesso è successo in Coppa Italia con il Milan”.

Vocalelli sul prossimo mercato: “Servono giocatori forti, non solo adatti”

Roma Lazio
Vocalelli analizza la stagione della Lazio dopo il derby perso 3-0 (Ansa Foto)

Il futuro va costruito partendo dalla qualità degli interpreti, non solo dalle loro caratteristiche: “Se nel prossimo mercato verranno venduti uno o due pezzi importanti per inserire nella rosa tre-quattro giocatori congeniali per Sarri non si andrà da nessuna parte. L’allenatore ha bisogno di calciatori adatti, ma che siano grandi calciatori! Il suo Napoli, di cui ancora si parla, in mezzo al campo aveva Allan, Jorginho e Hamsik, davanti Callejon, Mertens, Higuain e Insigne. Ripeto, che siano adatti sì, ma anche dei grandi giocatori”. 

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