ESCLUSIVA – Anzaldi (Italia Viva): “Gli orrori della guerra a poche ore da noi”

Il deputato è rimasto molto colpito dalle parole di Zelensky: “Serve la diplomazia. La Merkel o Prodi, i nomi da spendere per il dialogo”

La giornata di oggi, con le parole di Zelensky alla Camera e quelle successive del Presidente Draghi, è stata molto toccante ed ha portato ad una grande emozione“. Michele Anzaldi, deputato di Italia Viva, interviene in esclusiva a Notizie.com, e ricorda ciò che è successo oggi a Montecitorio. Il Presidente ucraino Zelensky ha parlato ai politici italiani, spiegando ciò che sta accadendo a pochi chilometri da noi. “Una giornata particolare. Mai avrei pensato di vivere una guerra così, in un posto a 30 ore di auto da noi. Nessuno pensava di assistere a scene di questo tipo. Sentire Zelensky parlare a braccio, in un italiano comprensibile, è stato molto toccante. “.

Michele Anzaldi di Italia Viva – AnsaFoto –

Anzaldi è rimasto molto colpito dal modo in cui il Presidente Zelensky ha spiegato le atrocità subite dalla sua popolazione. “Per noi è stata una presa di responsabilità. U qualcosa che ti tocca con forza, molto di più rispetto alle immagini, seppur devastanti che si vedono in tv. Sentire Zelensky parlarci di città grandi come Genova che sono state completamente distrutte, ci porta dentro il conflitto. E tutto questo è avvenuto nell’aula del Parlamento italiano, con il Governo davanti. In un luogo dove, se si promettono delle cose, poi si devono fare”. In gioco c’è una fetta importante di futuro, anche per il nostro Paese. “L’Italia si è mossa bene fino ad ora. C’è stata un’aggressione ad uno stato che voleva diventare una democrazia europea. Come finirà? Impossibile capire quanto durerà questa guerra. O una diplomazia trova una soluzione, altrimenti c’è il rischio che possa durare all’infinito, come in Afghanistan. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un territorio molto grande: l’Ucraina è grande due volte l’Italia”.

A proposito di diplomazia: Matteo Renzi, leader di Italia Viva ha più volte chiesto l’intervento di un mediatore forte, come Angela Merkel. “Lei è un personaggio validissimo, così come Prodi, altro nome da spendere in questa sede. Ma ricordiamoci che non bisogna parlare solo con Putin, che in questo momento non si fida più di nessuno. Bisogna dialogare anche con la Cina e soprattutto con uno dei paesi più critici che guardano all’Europa come la Turchia. Non è semplice. La situazione è molto complicata: oggi Zelensky è stato chiaro. Quando ha detto: ‘mentre noi provavamo a dialogare per la pace veniva lanciato un missile che ha ucciso più di dieci bambini’, ci ha fatto capire alla perfezione che tipo di conflitto stiamo vivendo”.  

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