ESCLUSIVA – Tarro: “Restrizioni ora no eh? Paese e informazione disonesta”

Il microbiologo e virologo italiano torna a parlare: “C’è una linea governativa pagata e si va dietro ad apprendisti stregoni. La quarta dose nemmeno per i più fragili”

La sua carriera e la sua immagine spesso è controversa, ma solo in Italia, anche perché il professor Giulio Tarro a livello internazionale è molto stimato e ascoltato, basta chiedere al rettore di Cambridge venuto in Italia apposta a ottobre per la presentazione del suo ultimo libro. Il virologo torna a parlare dopo tanto tempo e lo fa con Notizie.com. E la sua partenza non poteva che essere sulle restrizioni, visto che da oltre un anno diceva che non servivano e adesso lo dicono tutti. “Non c’è niente da mettere o da dire in più rispetto a quello che ho sempre detto – ha premesso Tarroho un’esperienza di sessant’anni, si figuri cosa mi interessa di questi apprendisti stregoni che ne hanno dette e fatte più di Carlo in Francia. Io vado avanti per la mia strada come sempre. Sono in contatto quotidiano con Cambridge e altri istituti, Omicron 2 è un po’ “stronzetta”, vero, ma, nonostante gli allarmismi che sento di nuovo in giro, direi che non c’è nulla di cui preoccuparsi“.

Giulio Tarro (Facebook)
Giulio Tarro (Facebook)

Per Tarro è un normale corso, senza che nessuno si debba agitare o andare in ansia: “Omicron 1 e 2 rappresentano una normale influenza da coronavirus, nessun motivo di creare situazioni d’allarme. Sappiamo bene dai dati di questa settimana che i medici internazionali non hanno riscontrato alcun problema. Diciamo che a livello governativo si cerca di creare allarmismi, senza dire agli italiani che questa variante sudafricana non è per niente pericolosa. L‘efficacia dei vaccini erano per la variante delta, ma funziona anche e bene per l’omicron, evidentemente si possono modulare in base alla variante che circola”.

“Ma quale pandemia, siamo in endemia già da un anno. Lo vedete che l’informazione segue una linea governativa”

Giulio Tarro (Facebook)
Giulio Tarro (Facebook)

In questi giorni, con l’aumentare dei contagi ancora una volta, c’è una linea e una sorta d’allarme a fare la quarta dose, soprattutto per i più fragili e per le persone oltre i settanta anni, ma per il professor Giulio Tarro si tratta di una cosa sbagliata e lo spiega con particolare dettaglio: “Non scherziamo, assolutamente no la quarta dose, anche gli inglesi se ne sono accorti e l’hanno dichiarato ufficialmente. Dopo la terza dose comincia una sindrome da immunodeficienza, tanto è vero che pure gli israeliani con la quarta dose l’hanno bloccata, ma neanche per i più fragili è importante sapere questo. Le nuove varianti danno la risposta immune, si diffondono si con maggiore rapidità però non con pesante virulenza. E’ più mite, non ci sono dubbi, può portare a una pletora di ricoveri, ma per fortuna abbiamo le terapia giuste

Per Tarro non ci sono dubbi e ancora una volta affonda sull’informazione e su un certa linea che deve essere seguita anche per questioni economiche e poco scientifiche: “Questi dati sulla quarta dose sono cose ufficiali a livello mondiale ma da noi non arrivano, nessuna tv ne parla, c’è un’informazione pagata per seguire una linea governativa, quelli che sparano balle sono sempre gli stessi. Bassetti che adesso dice che bisogna andare alla quarta dose, ma non è così, ma non per me basta mettere la testa e il naso fuori dal nostro paese e vedere quello che si dice e soprattutto si scrive su testi scientifici, ma è anche vero che non posso ogni volta dire le stesse cose. La verità è che siamo un paese che usa i neuro depressivi. Assurdità che ci mantengono lontani da qualsiasi forma di giustizia per fortuna adesso ci sono dei magistrati che cominciano a fare delle sentenze giuste e idonee contro chi ha abusato di questo genere di cose. Dagli Stati Uniti già pubblicata, ovvero si tratta di virus stagionale, con nessun motivo per creare problemi. Lo ribadisco c’è una linea governativa, hanno speso un sacco di soldi in anticipo la Pfizer in particolate che a sua volta ha pagato loro. Mi dispiace perché noi passiamo per il paese più disonesto del mondo, quando invece ci sono tanti scienziati bravi e onesti“.

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