La proposta per tentare di fermare la speculazione sullâaumento dei costi nelle stazioni di rifornimento, a prescindere dallo âscontoâ da 25 centesimi che in ogni caso deve ancora arrivare: âCâè profonda insoddisfazione e preoccupazioneâ
Nelle stazioni di rifornimento di carburanti della rete nazionale restano fermi e alti i prezzi, ancora in attesa che arrivi lo âscontoâ da 25 centesimi al litro grazie al taglio delle accise. Una misura che in ogni caso sarĂ temporanea e si protrarrĂ per 40 giorni, in modo tale da consentire lo studio di misure âpiĂš strutturaliâ che â secondo quanto spiegato dal ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli (Movimento 5 Stelle) â saranno orientate a âcalmierare definitivamente i costi delle materie energeticheâ.
Ă quindi solo un primo passo, giudicato insufficiente in particolare da M5S, Forza Italia, Fratelli dâItalia, Cisl e soprattutto Confindustria del nord, che ha manifestato tutta la sua âprofonda insoddisfazione e preoccupazioneâ per le misure introdotte dal governo per arginare il caro energia: âIl sistema industriale italiano è a rischio paralisi. Manca la determinazione necessaria in periodo eccezionali come quelli che stiamo vivendoâ.
Per questo motivo viene richiesto un âintervento immediato, con ogni misura possibile e sostenibile, per compensare lâaumento dei costi dellâenergiaâ, magari anche attraverso âun price-cap/tetto sui prezziâ, considerando âgli effetti delle sanzioni legate alla guerra per i settori o le imprese direttamente colpite. LâItalia e la sua industria stanno pagando il prezzo piĂš alto dâEuropaâ. Interventi insomma piĂš pesanti, per contrastare quella che secondo lâipotesi investigativa dellâindagine avviata nei giorni scorsi dalla Procura di Roma potrebbe essere una âmanovra speculativa messa in atto in modo da determinare il rincaro sul mercato internoâ del costo del gas, della benzina e dellâenergia elettrica.