Ucraina, continua la fuga da parte dei profughi che sono riusciti a scappare dal loro paese e che sono arrivati al confine con altri: tra questi anche dei transgender che, però, sono stati respinti. Svelato il motivo e le polemiche non sono affatto mancate
Siamo arrivati al ventisettesimo giorno di guerra in Ucraina dove continuano, incessantemente, gli attacchi ed i bombardamenti da parte dei militari russi. Proprio questi ultimi si stanno avvicinando, ogni giorni che passa, al loro vero obiettivo: ovvero la capitale Kiev. Nel frattempo c’è anche chi tenta la fuga disperata dal paese, a piedi, per raggiungere il confine e mettersi in salvo.
Da alcune parti i corridoi umanitari ci sono e la gente è libera di poter andare via, altrove invece (come vi abbiamo raccontato in questi giorni) si sono rivelati fasulli ed un pretesto per attaccare. Proprio alcuni ucraini hanno confermato che i russi hanno sparato sulla folla uccidendo civili. C’è anche però chi è riuscito a salvarsi raggiungendo il confine, ma alcuni di loro sono stati respinti e costretti a tornare nel paese.
Si tratta di un centinaio di donne transgender. Per via dei loro passaporti che riportano il loro nome e genere di nascita maschili, anche nonostante abbiano effettuato il cambio di sesso.
Per quale motivo? Sono state respinte al confine e fatte tornare in Ucraina poiché devono combattere contro il nemico. Questo è quello che riporta l’emittente televisiva americana ‘Bbc‘. Le leggi che ci sono in vigore attualmente in Ucraina parlano chiaro: dai 18 ai 60 anni è vietato lasciare il Paese. Adesso per loro, ad attenderli, c’è la divisa ed un’arma.
Ovviamente non sono mancate le polemiche in merito a questa decisione. Basti pensare che una delle associazioni più importanti transgender dell’Ucraina ha rivelato che ci sono centinaia di donne trans che tentano di fuggire, ma il 90% non ci è riuscita.