Nuovi guai per la Juventus: svolta nell’indagine sul falso in bilancio

Nuovi guai per la Juventus. La Guardia di Finanza, su ordine della Procura, ha perquisito alcuni studi legali a Torino, Roma e Milano. I fari in questo caso sono puntati sugli stipendi ‘congelati’ per l’emergenza Covid.

Possibile svolta nell’inchiesta sul possibile falso in bilancio della Juventus. Come riferito da  La Gazzetta dello Sport, la Procura di Torino ha autorizzato la perquisizione in alcuni studi legali situati nel capoluogo piemontesi, Roma e Milano per fare luce sulle quattro mensilità che gli stessi calciatori in accordo con il club avevano deciso di congelare per il Covid.

Andrea Agnelli
Novità importanti per quanto riguarda l’indagine sulla Juventus © Ansa

In realtà, secondo gli inquirenti, questo accordo avrebbe consentito al club bianconero di registrare una riduzione dei costi nei bilanci del 2020 e del 2021. E, in più, che non si tratterebbe di una rinuncia, ma semplicemente di un differimento di tre dei quattro stipendi dovuti.

Una perquisizione che potrebbe portare ad una vera e propria svolta di questa indagine denominata Prisma e che vede tra gli indagati anche il presidente dei bianconeri Andrea Agnelli.

L’indagine “Prisma”

Juventus
Andrea Agnelli e Pavel Nedved tra gli indagati © Ansa

L’inchiesta Prima è stata avviata dalla Procura di Torino lo scorso dicembre ed è chiamata a chiarire il presunto falso in bilancio del club bianconero. Sul registro degli indagati ci sono il presidente Andrea Agnelli, il numero 2 Pavel Nedved, Fabio Paratici, Marco Giovanni Re, Stefano Bertola, Stefano Cerrato e Cesare Gabbiaso.

Ma il numero potrebbe aumentare nei prossimi giorni visto che la Procura ha autorizzato la perquisizione in alcuni studi legali di Torino, Milano e Roma. Si tratta di uffici dove sarebbero stati depositati gli accordi tra il club e i calciatori per la rinuncia a quattro mensilità di stipendio causa Covid.

Intesa che, secondo l’accusa, sarebbe servita alla Juventus di registrare una riduzione dei costi nei bilancio del 2020 e del 2021. Inoltre, lo stesso club bianconero avrebbe omesso la contestuale rivelazione a bilancio della situazione debitoria visto che non si tratterebbe di una rinuncia, ma di un differimento del pagamento di tre dei quattro stipendi dovuti. E non si escludono già nelle prossime ore dei nuovi interrogatori.

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