Notizie.com ha esaminato i dati dell’Agcom sul pluralismo in tv: per l’opposizione numeri con prefisso telefonico, Pd “pigliatutto”
Se nei sondaggi il Pd ha ormai ceduto lo “scettro” di primo partito italiano a Fratelli d’Italia (secondo Swg Meloni batte Letta 21,8% a 21,6%) in Rai i dem tengono saldo il loro “trono” confermandosi primi in tutti i tg, i programmi e le reti del servizio pubblico. È quello che emerge dalle ultime rilevazioni di febbraio dell’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sul pluralismo politico in tv e radio. Notizie.com ha esaminato i dati relativi al periodo 1-28 febbraio 2022 e ha scoperto che in tutti i tg e non solo i dem risultano in testa alla classifica con cifre molto distanti da quelle di FdI, unica opposizione al Governo.
Per citarne alcuni: sul Tg1 Pd al 12% e FdI al 3%, sul Tg3 13% contro il 4%. Su Rainews24 i dem si piazzano al 10% e FdI 7%, mentre al GR di Radio Rai 1 il Pd tocca il 10% e FdI si ferma al 5%. Ma il dato più eclatante per il servizio pubblico italiano è quello fatto registrare dalle trasmissioni extra GR di Radio Rai2 e Radio Rai 3, rispettivamente guidate dai direttori nominati dall’ad Carlo Fuortes su indicazione del Governo Draghi: Paola Marchesini e Andrea Montanari. Su Radio Rai 2 il Partito Democratico ha toccato quota 64%. Performance per alcuni versi simile a quella di Radio Rai 3, che ha diviso la cifra tra Pd (33%) e Azione (27%). E Fratelli d’Italia, primo partito e unica opposizione all’esecutivo guidato dall’ex presidente della BCE? Zero per cento, in entrambe le reti. Cifra analoga a quella che FdI registra da anni a “Domenica In”, la trasmissione di punta della domenica condotta da Mara Venier e che ogni settimana ospita esponenti del Governo e presidenti di Regione. Con una sola eccezione: Fratelli d’Italia.
“Primo partito nei sondaggi, ma ecco lo spazio che alcuni dei principali TG dedicano a Fratelli d’Italia”: è il j’accuse di Giorgia Meloni su Facebook. “A voi sembra normale che l’opposizione abbia così poca voce a disposizione nei media?”, ha poi aggiunto rivolgendosi ai suoi follower. Daniela Santanchè, capogruppo di FdI in Commissione Vigilanza Rai chiede spiegazioni: “Possibile che l’Agcom, alla luce delle sue stesse rilevazioni, non sia ancora intervenuta dopo aver constatato la scomparsa dell’opposizione al governo Draghi dal Tg1 e il Tg3?”, attacca la senatrice. “Presenteremo un’interrogazione parlamentare sulla presenza dell’opposizione nel servizio pubblico, pagato con i soldi di tutti gli italiani. È necessario fare chiarezza sul rispetto del pluralismo e del diritto di informazione alla luce di dati che ormai attestano l’esistenza in Rai di un clima da regime sovietico”.
I dati fanno discutere gli addetti ai lavori e le voci corrono nei corridoi di viale Mazzini. “Gli ultimi dati sulla ripartizione dei tempi riservati alle forze politiche dei principali telegiornali nazionali, a partire dalla Rai, con gli spazi di parola riservati all’opposizione ridotti al 3% al Tg1 e al 4% al Tg3, non sono degni di una TV che è Servizio Pubblico”, ha sottolineato in una nota l’associazione di giornalisti Lettera 22. Nessuna reazione al momento da parte dei vertici Rai e dell’Agcom, ma c’è da scommettere che il caso è destinato ancora a tenere banco nel dibattito politico e a chiamare in causa i partiti, Pd in testa, che pur ora ottiene saldamente il primato della presenza in Rai.