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Politica

Putin chiude la porta all’Europa, la Polonia caccia i diplomatici

Published by
Daniele Magliocchetti

La Russia chiude ogni contatto con la comunità europea e nel più breve tempo possibile per la fornitura di gas accetterà solo pagamenti in rubli

Una mossa a sorpresa che rischia di mettere in ginocchio l’Europa o una parte di essa. Vladimir Putin spiazza tutti all’improvviso, raduna il Governo e gli uomini più fidati, prendendo la decisione che da tempo si sospettava. Una scelta che rischia di creare più di qualche dissesto a livello economico, ma anche burocratico e strutturale. Lo Zar russo ha chiesto ai suoi più stretti collaboratori di accelerare alcune disposizioni da parte russa su alcuni paesi tra i più ostili in questo momento. “D’ora in avanti per le forniture di gas non accetteremo più il pagamento né in dollari, né in euro“, la clamorosa decisione presa da Putin.

Secondo gli 007 ucraini esiste un piano per uccidere Vladimir Putin © Ansa

Una scelta che, si dice, abbia spiazzato anche qualcuno all’interno del governo russo, ma sono solo voci che non trovano conferme. Non c’è invece alcun fraintendimento sulla scelta da parte del presidente russo sul far pagare la fornitura del gas in rubli. E non solo, Putin ha anche chiesto che tutto sia fatto “nel più breve tempo possibile“. “Voglio che questa cosa sia veloce, nel giro di pochi giorni“, ha rincarato Putin.

Ora bisogna vedere come risponderanno gli altri paesi. La Polonia, quasi rispondendo, ha espulso tutti i diplomatici russi

(Ansa)

La guerra non sono solo bombe e missili o case distrutte e la morte di persone innocenti, la guerra è anche e soprattutto strategia. Militare e pure economica. E con questa mossa a sorpresa Putin ha voluto giocare la sua parte, ovvero quello di essere pagato in rubli, obbligando i paesi stranieri a far girare la moneta russa per avere il gas. L’Europa ora bisognerà vedere se si metterà a disposizione oppure si girerà dall’altra parte perché, quella di Putin, sembra quasi essere una contro-sanzione alla comunità europea.

Nel frattempo, la Polonia, quasi a voler rispondere alla mossa di Putin, ma non è così in realtà, ha deciso a sua volta di espellere 45 diplomatici russi. Il ministero degli Esteri in Polonia ha infatti comunicato all’ambasciatore russo a Varsavia Sergey Andreev la richiesta di espulsione di 45 diplomatici a causa di attività che non sono conformi con la Convenzione di Vienna. I 45 diplomatici sono accusati dai servizi polacchi di spionaggio. L’annuncio dell’espulsione in un tweet del ministro dell’Interno polacco, Mariusz Kaminski. “Con coerenza e determinazione, smantelliamo una rete dei servizi speciali russi nel nostro Paese”, ha precisato Kaminski.  E la replica del Cremlino non si fa attendere: Mosca darà una risposta “appropriata” all’espulsione di 45 diplomatici russi dalla Polonia, fa sapere il ministero degli Esteri russo citato da Interfax.

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Daniele Magliocchetti