DIRETTA Guerra Ucraina, tutti gli aggiornamenti in tempo reale di quello che si sta verificando nel paese orientale. Oramai siamo arrivati al ventinovesimo giorno di guerra, quasi un mese da quel 24 febbraio che ha sconvolto e cambiato il mondo
Ventinovesimo giorno di guerra in Ucraina. Ad Odessa, luogo in cui ci sono stati parecchi morti e bombardamenti, tornano a suonare le sirene anti-aereo. Nel frattempo dalla regione di Lugansk l’esercito russo continua a bombardare le città con bombe al fosforo.
Questo fa sapere, direttamente su Telegram, il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergey Gaidai. Questo attacco ha causato numerosi morti e feriti. Nel frattempo Zelensky ha fatto sapere di essere disponibile per un possibile “cessate il fuoco” con il nemico.
Ore 20:13 – Attaccato treno di evacuazione Kiev-Ivano Frankivsk. A comunicarlo è il direttore dell’Ukralizhnytysya, Oleksandr Kamyshyn
Ore 19:00 – Kadyrov: “Conquistato edificio amministrazione Mariupol”
Ore 18:22 – Parla il presidente dell’Ungheria, Viktor Orban, che ammette: “Siamo riusciti a riaffermare la posizione ungherese e l’interesse nazionale ungherese. Non manderemo soldati in Ucraina“.
Ore 18:15 – Il G7 lavorerà insieme per sostenere la raccolta delle prove dei crimini di guerra
Ore 17:33 – L’Estonia fa sapere di aver aumentato la spesa militare al 2,5% del Pil. Questo è quello che fa sapere il premier estone Kaja Kallas in un tweet
Ore 16:40 – Il premier olandese Mark Rutte ha ribadito che la “no-fly zone sull’Ucraina porterebbe ad un conflitto con la Russia“.
Ore 16:20 – Il primo ministro belga ha smentito l’ipotesi di sanzioni che colpiscano l’importazione di fonti di energia dalla Russia: “Sarebbero devastanti“.
Ore 14:49 – Il presidente Biden ha aperto alla possibilità di mettere in campo dei sistemi di difesa aerea per aiutare l’Ucraina.
Ore 14:25 – La Nato ha confermato che rafforzerà le difese contro minacce chimiche-nucleari.
Ore 11:50 – Zelensky si rivolge al Parlamento svedese: “Ci meritiamo di essere membri dell’Unione Europea. Stiamo combattendo per tutti, non solo per il popolo ucraino”
Ore 09:52 – Il primo ministro della Slovenia, Janez Jansa: “Sono stato a Kiev per mostrare sostegno all’Ucraina che ha bisogno di speranza, armi moderne e soldi”
Ore 09:51 – Lo stesso Melnyk: “Crediamo di meritare finalmente di essere nell’Unione Europea. Non abbiamo bisogno di promesse, adesso serve un sistema concreto”
Ore 09:21 – L’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, ha chiesto più armi. “Non possiamo vincere senza sistemi di difesa aerea per abbattere i missili”