Il centro bosniaco dei Portland Trail Blazers perde la testa, strappa lo smartphone dalle mani di un sostenitore degli Indiana Pacers e lo tira sugli spalti. Secondo le ricostruzioni il giovane avrebbe insultato pesantemente la famiglia del cestista.
Quel cellulare gli è costato caro, più che al ragazzo costretto molto probabilmente a ricomprarlo. Momenti di tensione in NBA e stavolta non c’entra nulla una rissa scoppiata sul parquet tra giocatori. Yusuf Nurkic, centro dei Portland Trail Blazers, durante la partita contro gli Indiana Pacers se l’è presa con un giovane tifoso avversario, colpevole secondo le ricostruzioni di aver insultato la sua famiglia.
Il gigante bosniaco (213 centimetri di altezza) si è avvicinato al ragazzo, gli ha sfilato dalle mani lo smartphone e poi l’ha lanciato sugli spalti a qualche metro di distanza. Sguardo da cattivo anche quando si è allontanato accompagnato da un membro della sicurezza. La NBA, dopo aver visionato l’accaduto, su ordine del presidente delle operazioni Byron Spruell ha deciso di multare il cestista con una pesante sanzione da 40.000 dollari.
Il motivo dell’alterco, inizialmente poco chiaro, secondo le successive ricostruzioni sarebbe da additare ad alcuni insulti spiacevoli rivolti dal tifoso a Nurkic. Nello specifico avrebbe chiamato sua madre “trash” e dato della “pu***na” a sua nonna, scomparsa due anni fa a causa del Covid. Questo quanto è stato riportato da Chris Haynes di Yahoo!Sports. Il gesto di Nurkic non è stato comunque perdonato, anzi, la sanzione si è materializzata dopo pochi giorni.