Non solo la âpazziaâ della guerra, ma anche quella dellâaumento della spesa delle armi sono per Francesco uno scandalo di cui âmi sono vergognatoâ, ha affermato.Â
âIo mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2 per cento del Pil per lâacquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!â. Papa Francesco è tornato nuovamente sul tema della spesa delle armi, durante lâudienza al Centro Femminile Italiano, ribadendo la sua posizione âpacifistaâ e smentendo ancora una volta chi vorrebbe, in queste ultime ore, tirarlo per la giacchetta dentro un conflitto che il Pontefice ripudia alla radice.
In mattinata il Papa ha infatti ricevuto in udienza le partecipanti allâIncontro promosso dal Centro Femminile Italiano in occasione del 31° Congresso Nazionale elettivo sul tema: âIdentitĂ creazionale dellâuomo e della donna in una condivisa missioneâ, che ha luogo a Roma dal 23 al 26 marzo 2022. âLa vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militariâ, ha affermato il Pontefice, invitando a guardare a âunâaltra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti, un modo ormai globalizzato, e di impostare le relazioni internazionaliâ.
La nascita del Cif infatti per il Papa si inserisce in âun contesto di difesa della dignitĂ e dei diritti della donna, in quel periodo cosĂŹ ricco, cosĂŹ fecondo per lâItalia che ha fatto seguito alla seconda guerra mondiale. In quel contesto fortemente polarizzato in senso ideologico, il CIF nasce come scelta della responsabilitĂ , dellâimpegno per custodire lâumano. Era la scelta per quella che oggi chiamiamo cultura della cura, alternativa alla cultura dello sfruttamento e del dominioâ.
Per Francesco infatti âè ormai evidente che la buona politica non può venire dalla cultura del potere inteso come dominio e sopraffazione, ma solo da una cultura della cura, cura della persona e della sua dignitĂ e cura della nostra casa comune. Lo prova, purtroppo negativamente, la guerra vergognosa a cui stiamo assistendoâ.
âPenso che per quelle di voi che appartengono alla mia generazione sia insopportabile vedere quello che è successo e sta succedendo in Ucrainaâ, ha detto il Pontefice. âMa purtroppo questo è il frutto della vecchia logica di potere che ancora domina la cosiddetta geopolitica. La storia degli ultimi settantâanni lo dimostra: guerre regionali non sono mai mancate, fino ad arrivare a questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo interoâ.
Il punto è però che âil problema di base è lo stessoâ, ha concluso Francesco: âsi continua a governare il mondo come uno scacchiere, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri. La vera risposta dunque non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ma unâaltra impostazione, un modo diverso di governare il mondo, ormai globalizzato, e di impostare le relazioni internazionali. Il modello della cura è giĂ in atto, grazie a Dio, ma purtroppo è ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militareâ.